
Domenica scorsa a Pompei l’anteprima ufficiale del Marateatro Festival, un evento che si è evoluto negli anni da semplice rassegna teatrale a vero e proprio punto di riferimento culturale. Il festival si propone come un ponte tra persone, territori e storie, portando il teatro fuori dai luoghi chiusi e rendendolo cuore pulsante del territorio e dei comuni limitrofi.
La serata ha visto la partecipazione di figure chiave del panorama teatrale e culturale. Alla conferenza di presentazione erano presenti Giuseppe Miale di Mauro (Direttore artistico del festival) Beatrice Federico (produzione e management), Carmine Luino (responsabile per la grafica, comunicazione e workshop) Salvatore Pastore (fotografo ufficiale), Giuseppe Federico Pastore (gestione ticket).
L’apertura della serata è stata dedicata alla narrazione del progetto Marateatro, della sua visione e dei legami che da anni lo sostengono. Tra i presenti, a testimoniare il proprio sostegno alla forza della cultura condivisa, figuravano rappresentanti delle istituzioni, degli sponsor, delle associazioni e degli amici del festival, inclusi il Comune di Maratea, il Comune di Trecchina e i presidenti delle varie associazioni di Maratea.
Un momento clou dell’evento è stata la degustazione-spettacolo che ha saputo unire i sapori autentici della Lucania con il linguaggio del teatro. Attraverso una coinvolgente performance della compagnia teatrale #tabula, i piatti tipici lucani sono stati raccontati e vissuti in un’esperienza multisensoriale che ha incantato tutti i presenti.
Il Marateatro Festival vanta un ricco passato, avendo ospitato negli anni artisti del calibro di Peppe Barra, Massimiliano Gallo, Claudio Santamaria, Francesco Di Leva, Adriano Pantaleo, Lina Sastri e molti altri, testimoniando la qualità e la risonanza dell’iniziativa.
La serata si è conclusa con un cocktail di saluto, un’occasione preziosa per favorire l’incontro e il dialogo tra le numerose anime di questo progetto, consolidando le relazioni e gettando le basi per future collaborazioni.
Marateatro prosegue così la sua missione, con la convinzione che il teatro debba essere accessibile e attivo, estendendo la sua influenza anche ai comuni limitrofi e promuovendo la cultura come elemento centrale di coesione sociale e sviluppo territoriale.