
La presentazione del libro “Il brigante e il maestro” di Carmelo Conte, nella Sala Consiliare di Nocera inferiore, nella serata dell’11 giugno 2025, ha offerto uno spaccato della relazione tra cultura e politica, con interventi che hanno sottolineato la necessità di recuperare la profondità storica ed educativa della realtà. È stata una serata ricca di spunti di riflessione, che ha messo in luce il valore della cultura, dell’educazione e del racconto nella costruzione della coscienza politica.
Il Sindaco di Nocera Inferiore, Avv. Paolo De Maio, ha aperto l’evento sottolineando il piacere di ospitare un politico come Carmelo Conte, capace di coniugare cultura e politica, un binomio sempre più raro nel panorama attuale.
Mi ha colpito l’intervento del giornalista Piero Marrazzo, che ha evidenziato lo spessore culturale del volume e il suo legame con la storia del Mezzogiorno. Marrazzo ha raccontato il suo percorso negli anni Ottanta, quando si avvicinava alla politica diventando, nel tempo, giornalista, senza mai abbandonare la lettura dei classici della “Questione meridionale”. Un segno di come la cultura resti un pilastro imprescindibile della consapevolezza politica.
Carmelo Conte ha offerto una riflessione intensa sull’importanza del racconto. Oggi, tutto corre veloce, si rischia di perdere il senso della narrazione come strumento per comprendere la realtà e lasciare traccia della memoria storica. In un’epoca in cui la politica sembra spesso svuotata di cultura e profondità di pensiero, mi ha affascinato la figura di Carmelo Conte, capace di unire il ruolo politico con una solida base culturale.
Interessante anche il contributo di Pina Esposito, Presidente della Proloco Nocera di tutti, che ha citato John Dewey per sottolineare l’importanza di un’educazione inclusiva e formativa. Il riferimento a Dewey non è stato casuale: nel libro, la figura di Angelo Patri, pedagogista emigrato negli Stati Uniti, richiama proprio quei principi di un’educazione progressista e democratica. La scuola come luogo di crescita sociale e culturale, un tema che riecheggia nelle pagine del libro di Conte.
Infine, Patrizia Sereno, che ha moderato in modo attento, ha saputo esaltare la qualità narrativa del libro, scritto con agilità e precisione, sottolineando come il volume non sia solo un racconto storico, ma anche uno specchio di un tempo e di un modo di intendere il potere, la società e l’impegno civile.
Un intervento significativo è stato anche quello del Consigliere Ferdinando Padovano, che ha espresso la sua profonda stima per Carmelo Conte e Piero Marrazzo, riconoscendo il valore del loro contributo al dibattito culturale e politico.
Un confronto stimolante, che ha lasciato aperte domande profonde: quanto conta ancora la cultura nella politica di oggi? Il racconto può essere un antidoto contro la superficialità del nostro tempo?
Un sentito grazie a tutti i relatori, all’ Amministrazione Comunale e alla Proloco Nocera di tutti per questa serata di grande spessore.