
Febbre elettorale o cosa ? E’ la stagione delle idee fulminanti. A Nocera Inferiore, due tentativi in corso. Uno di radice civica, che vorrebbe avvolgere l’Agro mettendo sede a Corbara. La composizione? Desiderosi di tornare in pista, panni da protagonista da non smettere. Associazione cultura e politica, così si definisce. L’altro tentativo parte invece dal Pd o da parte di esso, scuola di politica in fieri. Seguiremo gli sviluppi. Ma secondo noi, al di là di scuole e associazioni, c’è bisogno di qualcosa di meno fluido. Non ritorneranno più le sezioni di partito – con tutto quel che di epico e meno epico hanno significato in una lunga fase storica e politica- ma almeno ridateci i partiti, con una sede fisica, con organi, con persone in carne e ossa, con regole da rispettare ma con possibilità di dissenso, con percorsi che non si limitino ai momenti elettorali (diventino o ridiventino il primo luogo di discussione partendo dalle singole realtà cittadine, piccole o grandi che siano). Il successo di Fratelli d’Italia in questi anni si deve anche all’aver mantenuto il contatto fisico coi territori. La voglia di tornare all’antico, ma con vestito nuovo, si sta estendendo gradualmente anche a Pd e Forza Italia. Per anni, i 5 Stelle hanno creduto e c’hanno in parte fatto credere che il dibattito poteva essere soltanto in streaming e con la password, esaurendolo in uno SPID, in un gigantesco processo virtuale: non ha funzionato, ci ritroviamo in un caos che diventa deficit di partecipazione quando si tratta di andare a votare. E’ il caso quindi di prendere il meglio dal passato e creare forme di partito che nel presente siano motori di idee, di progetti, di intelligenze vere (non artificiali o ,peggio, artificiose), di marciapiedi più che di Ztl. Il partito significa pure mobilitazione continua (non usiamo il termine lotta col preciso scopo di evitare il ritorno di cattivi maestri), ovvero mobilitazione non estemporanee (evitando la mobilitazione ad esempio da marcia o corteo, evitando di gridare alla pace senza aver esattamente presente il come e il quando) ma permanenti fino all’intercettare cioè che sul serio chiede il Paese. Rappresentare qualcuno o qualcosa, tornare a scegliere e a scegliersi: la democrazia in coma ovunque esige la cura, ormai la diagnosi è chiara.