Difendere il giornalismo: quando il New York Times si scontra con l’IA
Il New York Times, ha citato Microsoft e Open AI per danni, affermando che l’uso massivo di articoli per addestrare IA, danneggia il giornalismo.
Ma dietro questa battaglia legale, c’è un messaggio più ampio. Come afferma Michael Slackman, Assistant Managing Editor del Times, l’obiettivo è: “Coprire il mondo senza compromessi finanziari”
Impegno Internazionale: I corrispondenti del Times, guidati da editori a New York, Seoul e Londra, ricevono un chiaro ordine: inseguire le storie senza preoccuparsi dei costi. Questo riflette un impegno reale nel preservare il vero spirito giornalistico.
In Italia: Nel contesto italiano l’emendamento Costa ha scatenato proteste. Vietare la pubblicazione di intercettazioni prima della fine delle indagini preliminari, sarebbe un problema di censura. Premesso che il provvedimento non vieta di sintetizzare, riassumere l’ordinanza di inizio del processo, il vero bavaglio nel giornalismo risiede nel precariato, nella mancanza di contratti e nelle influenze esterne.
La Lotta per la Verità: In un periodo di grandi sfide per il giornalismo, dobbiamo riconoscere che la difesa va oltre le leggi. La vera minaccia, sta nel giornalismo di facciata, nei giornalisti prezzolati di palazzo, manipolati, nel nonnismo, e nella mafia delle notizie.
Dunque, il vero bavaglio non è nella legge, ma nel cuore del lavoro, nei contratti mancanti, nella morsa delle notizie gestite, nel giornalismo fatto di veline e notizie di furto nei supermercati, o lo spaccio di poche quantità di hashish.
Riflessione Finale: Affrontare le sfide attuali del giornalismo richiede una riflessione critica su ciò che minaccia DAVVERO la sua integrità. La verità non può essere soffocata da leggi, ma solo dalla mancanza di impegno verso l’informazione autentica.