Come giornalista ho sempre pensato che sia fondamentale dire il vero, anche se ai più potrebbe non piacere. Come scrittrice ho spesso ricamato sulla realtà, edulcorando situazioni che altrimenti sarebbero state intollerabili.
Tuttavia oggi prevale lo spirito di guerriera in me e in tante ” brave persone” che vivono il nostro territorio. Bistrattato e spesso dimenticato, con zone di ombra e di altissima incidenza criminale e camorristica. Proprio in questi giorni ho avuto contatti con tante povere donne, preoccupatissime perchè i loro figli adolescenti sono stati adescati dal traffico della droga. Non c’è vita, non c’è la luce dei valori sani che dovrebbe guidare i nostri ragazzi. Si sente un “grido” silente di cittadini abbandonati dalle istituzioni e dallo Stato.
Come giornalista, come docente, come persona ho deciso di dare voce a quei silenzi!
Un appello muove da questo articolo: salviamo i nostri ragazzi. Ai carabinieri: fermate questo maledetto traffico di droga e questo utilizzo di adolescenti fragili!
Iniziamo a coalizzarci: quel ragazzo potrebbe essere tuo figlio, quella situazione potrebbe toccare anche la tua serenità. La camorra entra dove trova falle e ferite, approfittando delle debolezze di adolescenti, poco più che bambini, e riempiendo i loro vuoti emotivi con cocaina e altre droghe pericolose!
Non abbandonate la possibilità di contrastare il traffico illecito di droga. Da questo articolo parte un appello alle forze dell’ordine e a tutte le ististuzioni: via la droga dalla città, non toccate i ragazzi!