Sfacelo e devastazione sono parole ‘dure’, con le quali si identifica la didattica distanziata, che é realmente complessa e difficile. Si tratta di semplici giochi verbali: iperboli del nulla.
La morte, spesso, arriva in cartella. Si ferma su un bambino dodicenne, lo sfiora appena, come saltare una pozzanghera. Poi entra subdolamente nelle gole degli altri familiari, devastando davvero. Mi domando come si senta quel bambino sentendo il proprio padre rantolare con il fiato spezzato. Avrá nel cuore il deserto? Non ne sarà devastato, forse?
50.000 morti, poco meno di una cittadina dell’Agro.
Riflettiamoci. Avrá nel cuore il deserto
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