
Per la Festa della Mamma non conosco un modo migliore per renderle omaggio, se non facendo prevenzione e sensibilizzare tutta la popolazione femminile sui principali tumori che la colpiscono.
Stamattina all’Area Mazzini di Nocera Superiore un nutrito stuolo di volontarie e di volontari, coadiuvati da un’equipe medica specializzata dell’Asl Salerno, hanno coniugato l’utile al dilettevole, donando a tutte le donne la possibilità di uno screening gratuito della mammella, del collo dell’utero, del colon-retto e dell’epatite C, oltre alle ottime pizze a portafoglio e a graziosi braccialetti per coloro che devolveranno il 5 per mille alla Casa di Andrea, Associazione benefica che tanto, tantissimo, fa per coloro che ne hanno bisogno.
A queste persone che definisco “Angeli scesi in terra’” si aggiungono l’associazione Vivere insieme ed il Comune di Nocera Superiore, in cui risiedo e di cui posso andar fiera per simili iniziative.
Grazie anche a Don Fabio, parroco della nostra Chiesa di Santa Maria Maggiore, che ci ha benedetti in un giorno speciale, perché essere mamma possa passare dalle mani della più importante, Maria, madre di Gesù.
Affinché tutte le donne si sentano confortate dalla solidarietà e dalla speranza, dalla fede e dalle istituzioni, dal mondo del volontariato e dalla sanità, auspico che simili iniziative trovino sempre più spazio e ascolto nel nostro territorio.
Tanti volti buoni, tanti sorrisi, tanta buona volontà priva di fini personalistici, tanti nomi: Rita, Sara, Antonio, sono solo alcuni di quelli che in silenzio, giorno per giorno, aiutano chi è in difficoltà, senza voler nemmeno apparire, con quell’atteggiamento schivo che solo chi agisce senza scopi utilitaristici può possedere.
È grazie a queste e a tante altre persone dall’animo nobile che ancora credo in un mondo migliore: da piccole donazioni, gesti che possono passare come “dovuti” ma non da tutti, da un abbraccio, da una semplice chiacchierata, da un consiglio elargito col cuore e con competenza medica, in questo caso, si possono salvare vite umane e continuare a sperare nella purezza e nella bontà degli uomini e delle donne.
Annalisa Capaldo