
Dopo il successo del primo appuntamento, torna a Napoli il “Reading Party”, firmato “Reading Rhythms” e “Libri Sottolineati”, in programma sabato 10 maggio dalle 17:00 alle 19:30. L’evento si svolgerà nella suggestiva cornice di “A’mbasciata”, in via Benedetto Croce 19, nel cuore pulsante del centro storico partenopeo. Un salotto del XIV secolo si trasformerà per la seconda volta in un rifugio per lettori e sognatori: luci soffuse, un delicato sottofondo musicale e pagine che si sfogliano all’unisono. Gli organizzatori sono di Cava de’ Tirreni, Antonio Roberto e Alessio Ruggiero, ci spiegheranno durante l’intervista in cosa consiste il format.
Antonio, da dove nasce l’idea del “Reading Party”?
Nasce dalla collaborazione tra la community letteraria italiana “Libri Sottolineati” e l’azienda americana “Reading Rhythms”. Il format, ideato negli Stati Uniti, crea momenti di lettura condivisa in ambienti rilassanti, dove i partecipanti possono leggere i propri libri in silenzio, alternando momenti di lettura e di condivisione. Vogliamo riportare la lettura al centro della società. In un’epoca in cui tutto è veloce e digitale, abbiam
o voluto creare uno spazio fisico e umano dove le persone potessero incontrarsi grazie ai libri. Un “party”, sì, ma con le parole al centro. Il “Reading Party” è una celebrazione collettiva della lettura, un modo per far sentire che leggere non è mai stato un gesto solitario.
Alessio, com’è andata la prima edizione a Napoli?
Incredibile, al di là di ogni aspettativa. Napoli ha risposto con entusiasmo, curiosità e cuore. Le persone si emozionavano leggendo, si scambiavano citazioni e storie. È stato un vero atto d’amore verso i libri e verso la community che si è creata intorno.
Antonio, cosa si aspetta dalla prossima edizione?
Vogliamo replicare e ampliare il successo della prima. Speriamo in una partecipazione ancora più ampia e in un coinvolgimento ancora maggiore della community, continuando a promuovere la lettura come esperienza condivisa e arricchente. Più emozioni, più connessioni. Ogni edizione è unica, come i lettori che vi partecipano. Prevediamo nuovi volti e nuove storie da condividere, magari anche qualche sorpresa aggiuntiva. Vogliamo continuare a costruire un senso di appartenenza: un luogo dove chi ama i libri si senta finalmente a casa.
Alessio, perché li definisce “un’esperienza”?
I “Reading Party” sono tali perché offrono l’opportunità di dedicarsi alla lettura in un contesto sociale e rilassante. A differenza dei tradizionali “Book Club”, ogni partecipante porta e legge il proprio libro in silenzio, condividendo lo spazio con altri lettori appassionati. L’atmosfera è arricchita da un sottofondo musicale delicato e da momenti di condivisione, che rendono l’evento un’esperienza immersiva e stimolante. Non è solo una circostanza, è qualcosa che resta. Un “Reading Party” non si consuma in una sera: te lo porti a casa, sotto forma di frasi sottolineate, sguardi complici e riflessioni che emergono giorno dopo giorno. È un’esperienza sensoriale, emotiva e culturale. Connette te stesso e gli altri partecipanti.
Antonio, un’ultima domanda: come procedono i “Reading Party” nelle altre città?
Con lo stesso spirito, ma con identità diverse. Ogni città regala un colore, un ritmo e un’energia differenti. C’è una fame diffusa di incontri autentici, ed è bellissimo vedere questa “carovana letteraria” crescere tappa dopo tappa. Questi “party” sono pensati per tutti: per chi legge da sempre e per chi cerca un’occasione per ricominciare.