Emerge dalla presentazione dell’atto aziendale a
sindaci e organizzazioni sindacali da parte dei vertici dell’Asl Salerno. Prevista la riapertura, stando al programma strategico che dovrà ora passare al vaglio della Regione, del pronto soccorso a Scafati, l’attivazione della radioterapia a Pagani, il passaggio dell’ospedale di Roccadaspide al Dea di Vallo della Lucania-Agropoli. Eboli e Battipaglia restano in un unico Dea. Le case di comunità nascono con l’obiettivo di offrire un punto riferimento a cui rivolgersi per le prime necessità, non intasando così i Pronto Soccorso. Una ogni 40-50mila abitanti. All’interno opererebbero medici di medicina generale,
pediatri, ostetrici, lo psicologo, infermieri di famiglia, un assistente sociale, 5-8 figure sociosanitarie e amministrative. Nel salernitano ne saranno previste 13, a fronte delle 33 indicate prima del piano di revisione del Governo del Pnrr, 11 ospedali di comunità, 13 centrali operative territoriali e 3 hospice, di cui uno programmato. A Scafati si prevede il ritorno di un ospedale con 150 posti letto ed un presidio di soccorso. Al polo oncologico di Pagani è in programma l’apertura
del reparto di radioterapia. Spazio sarà dato alla telemedicina, con il rafforzamento della rete del telestroke, che dovrebbe migliorare gli standard di assistenza anche a distanza. Passando al Vallo di Diano, l’ospedale Curto di Polla conterà 173 posti letto, di cui 20 di medicina, 14 di geriatria e cardiologia, 2 di oncologia, 12 di neurologia, 8 di nefrologia, anestesia e fisiopatologia respiratoria, 4 di gastroenterologia, oculistica, otorinolaringoiatria, 16 di
chirurgia e 18 di ortopedia. Resta un Dea di primo livello. Eboli e Battipaglia restano in un unico Dea e a Battipaglia viene confermata la rete neonatologica, mentre Roccadaspide passa al Dea di Vallo della LucaniaAgropoli, con 20 posti letto di medicina area cardiologica e 10 di day surgery Pronto Soccorso. Ad Agropoli confermati 52 posti letto per la riabilitazione e 20 nella lungodegenza. Conferme anche per l’ospedale San Luca di Vallo della Lucania, l’Immacolata di Sapri e il presidio di Oliveto Citra, che vede confermati la terapia del dolore, la rete trauma e la rete emergenza presidio ospedaliero di base.
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