Salterebbero tutte le regole con la centralizzazione delle ZES, sotto forma di ZES UNICA SUD. Il primo cittadino Paolo De Maio, stamattina in conferenza stampa con il consigliere comunale Luciano Passero delegate alle zone industriali, ha chiamato in causa il presidente regionale dell’Anci Marino, destinato a farsi carico a livello nazionale di un problema non da poco, sperando che il ministro Fitto, almeno questa volta, possa tener conto delle istanze provenienti da chi gestisce i territori. 

 

“Ogni imprenditore o ogni cittadino potrà decidere dove allocare la propria attività industriale oppure il suo opificio in barba agli strumenti urbanistici comunali e dunque anche in zone non infrastrutturate con gravi conseguenze per la qualità della vita, dell’ambiente e delle comunità locali- afferma De Maio – dal 1° gennaio 2024 il Sud Italia è stato ricompreso in un’unica Zona Economica Speciale. Il governo Meloni ha soppresso le otto Zes precedentemente individuate, sostituendole con una sola Zes estesa all’intero Mezzogiorno e avente una cabina di regia centrale presso la presidenza del Consiglio dei Ministri. Nel frattempo, l’effettivo avvio dell’unica Zes è slittato dal 1° gennaio alJ° marzo 2024 (con numerosi dubbi sulla reale partenza). In tale ultima data, il coordinatore della struttura di missione istituita dal governo, Antonio Caponetto, ha inviato a tutti i Sindaci dei Comuni con aree ricadenti nella oramai Zes unica una circolare nella quale annuncia la partenza di questo ambizioso progetto, evidenziando però la mancanza di un piano strategico triennale, pur previsto dall’art 11 della legge istitutiva.Un piano strategico che doveva e dovrà contenere: una politica di sviluppo, i settori da promuovere e da rafforzare e gli investimenti prioritari dell’intera area, garantendo speciali condizioni di esercizio, sia di tipo fiscale che di semplificazione amministrativa nei processi autorizzativi.”

Va da sé che i Sindaci della Campania – nel mentre avevano proposto e ottenuto dalla Regione un perimetro certo e definito della ZES, in aree urbanizzate in virtù di una programmazioneamministrativa (PIP)– con la Zes unica si troveranno a ricevere indizioni di conferenze di servizi su tutto il territorio cittadino, proposte di varianti urbanistiche, senza poter programmare la realizzazione di infrastrutture (soprattutto rete fognaria), per tornare ad essere attenzionati dalle autorità giudiziarie per i controlli che sono in capo ai Comuni in merito agli versamenti industriali.

“Nocera Inferiore, per esempio, dopo cinquant’anni, ha ottenuto i finanziamenti dalla Regione Campania per il completamento della rete fognaria in città e la sua realizzazione nell’area industriale ma si ritroverà, in spregio ai piani di insediamenti produttivi, a rincorrere ancora, a macchia di leopardo, la nascita di nuovi opifici in
zone non urbanizzate. Senza contare il consumo di suolo delle aree agricole, a dispetto degli indirizzi dei Piani Urbanistici Comunali e sovracomunali, che dovremo sostenere. La struttura di missione istituita, con compiti più gestionali e tecnico-amministrativi, avrà il compito fondamentale di curare l’istruttoria delle istanze presentate dalle imprese, ai fini del rilascio. dell’autorizzazione unica, che costituirà il solo titolo abilitativo ai fini dell’insediamento dell’iniziativa imprenditoriale.
In attesa del Piano strategico e del decreto che lo approverà, la circolare di Caponetto chiarisce la differenza di competenze dello Sportello Unico della Zes e quelle dei Sua comunali.
Il primo gestirà tramite il proprio portale:
1) i progetti di investimento relativi ai territori ricadenti in una delle aree comprese nelle preesistenti otto
ZES
regionali o interregionali, se coerenti con il Piano di sviluppo strategico della ZES già adottato con riguardo a
detta area;
2) i progetti d’investimento relativi a territori diversi dalle aree comprese nelle preesistenti otto ZES regionali o interregionali, da localizzarsi prevalentemente in aree industriali o destinate a insediamenti industriali e produttivi, se diretti a conseguire almeno uno dei seguenti risultati:
• realizzazione di nuovo stabilimento;
• ampliamento di uno stabilimento esistente o della relativa capacità produttiva;
• riconversione ovvero diversificazione della produzione di uno stabilimento esistente.
1 Suap comunali, invece, continueranno a gestire i progetti:
1. soggetti a Scia, Scia unica e Scia condizionata di cui agli articoli 19 e 19-bis della legge 7 agosto 1990
n. 241 e quelli per i quali non è previsto il rilascio di titolo abilitativo;
2. relativi a impianti e infrastrutture energetiche;
3. riguardanti opere e altre attività ricadenti nella competenza territoriale degli aeroporti;
4. relativi a investimenti di rilevanza;
5. relativi alla materia del commercio (in tutte le sue forme, fra cui medie strutture di vendita, mercati e fiere eccetera) di cui al digs 114/1998. Si rischia in tal modo di sconfessare dall’alto i Piani Urbanistici dei Comuni Un clima di frettolosità ed incertezza che inizia a preoccupare anche esperti da sempre vicini alla Zes unica del Sud.”