Che senso ha? Nessuno. Come non ne ha prendere parola il 7 febbraio per tirare in ballo Spalletti come unico responsabile dello sgretolamento del Napoli di oggi. Glielo dice con chiarezza Marco Azzi di Repubblica. Luciano Spalletti non è più il nostro allenatore da quasi un anno. Giusta o sbagliata che sia stata la sua scelta, addossargli una qualsiasi responsabilità su questa stagione è semplicemente ridicolo.Tanto più che tirare in ballo Spalletti è autolesionismo anche sul piano politico, visto che stiamo parlando del commissario tecnico della nazionale.
Spalletti non è andato a una nostra concorrente, non è il nuovo allenatore né dell’Inter né della Juve. Ma soprattutto non si comprende perché l’incapacità del Napoli di voltare pagina e andare avanti sia in qualche modo imputabile a chi se ne è andato e non invece a chi ha avocato a sé ogni potere e ogni scelta. E’ stato Spalletti a scegliere Garcia e poi Mazzarri? È stato Spalletti a fare il mercato con tre promesse su tre? È stato Spalletti a lasciare aperte sanguinose questioni contrattuali? È stato De Laurentiis. Come è stato De Laurentiis a convocare una conferenza stampa senza senso che si è rivelata perfino più catastrofica delle peggiori aspettative. Compreso il linguaggio da cinepanettone diventato norma e gli “amore mio” immancabili alle giornaliste.