Nella serata di ieri il Sindaco Pasquale Aliberti ha incontrato cittadini e associazioni nell’Aula consiliare presso la Biblioteca comunale per un confronto in merito alla questione del ripristino del pronto soccorso dell’ospedale di Scafati e, in generale, alla carenza di assistenza sanitaria ospedaliera e territoriale. Il primo cittadino di Scafati, all’esito del giudizio promosso dall’ASL di Salerno avverso l’ordinanza sindacale n. 18 del 25 ottobre 2023, ha annunciato che intende chiedere un nuovo incontro al Direttore generale dell’Asl Salerno, Gennaro Sosto, soprattutto per essere aggiornato sul prosieguo e sulla tempistica di conclusione della procedura concorsuale per l’assunzione del personale necessario alla riapertura del pronto soccorso del PO di Scafati a cui la stessa Direzione generale Asl ha fatto riferimento dinanzi al TAR, a tutela del diritto alla salute dei cittadini di Scafati.

“Su richiesta di tanti cittadini – ha dichiarato il Sindaco Pasquale Aliberti – ho invitato in Aula Consiliare quanti avessero idee, proposte o semplicemente la voglia di partecipare alla battaglia per la riapertura del pronto soccorso del P.O. ‘Mauro Scarlato’. Ci siamo incontrati ieri sera per condividere e stabilire insieme e in maniera trasversale le azioni da intraprendere per chiedere il ripristino dell’emergenza a Scafati. Incontro che fino a ieri non avevo organizzato per evitare che qualcuno mi accusasse di voler strumentalizzare un argomento che del resto è caro a tutti, ai cittadini di Scafati ma anche ai cittadini dei paesi limitrofi. Il problema dell’emergenza, così come chiarito anche dalla sentenza del Tar che ha accolto il ricorso avverso alla mia ordinanza, riguarda un territorio più vasto. Anche per questo ho cercato qualche giorno fa di coinvolgere i sindaci e le amministrazioni dei territori a noi più vicini, convocandoli ad un tavolo per un confronto, per renderli partecipi di una battaglia che da sola la Città di Scafati non può portare avanti, anche eventualmente mettendo in campo azioni forti di protesta. Al di là di quello che insieme faremo, l’azione amministrativa che ho avviato nei confronti dell’Asl e della Regione Campania deve continuare parallelamente all’organizzazione di una grande manifestazione di protesta che sia opportuno nasca innanzitutto dall’indignazione di un territorio, dal cuore del popolo che sente e subisce la mortificazione di una sanità campana scellerata e irrispettosa di quel diritto alla salute che dovrebbe essere garantito dalla Costituzione, in particolare per le modalità in cui viene gestita l’emergenza. Per cui, con queste premesse, a seguito della sentenza del Tar e della diffida inviata all’Asl di Salerno il 30 dicembre 2023, nella quale si invita all’apertura del PS base, alla riorganizzazione dell’emergenza e alla riapertura del PPI, provvederò ad inviare nelle prossime ore una nota al Direttore Sanitario per chiedere un incontro al fine di conoscere la tempistica per la conclusione del concorso bandito per il reperimento del personale medico necessario per la riapertura del PPI, tenuto conto del bando pubblicato e al quale hanno partecipato quattro medici, come riferito dalla stessa Azienda sanitaria in fase di ricorso al Tar. E’ proprio con riferimento a tale dichiarazione, e alla documentazione relativa presentata, infatti, che il TAR di Salerno ha accolto il ricorso dell’ASL. Il rischio adesso è che, qualora il concorso dedicato al PO di Scafati non sia in procinto di conclusione come dichiarato, ci vedremo costretti a ricorrere nuovamente al TAR rispetto questa volta alla diffida notificata il 30 dicembre e chiedere semplicemente la tempistica di adempimento ai fini del ripristino del diritto alla salute dei cittadini di Scafati”.