
A fine settembre, si chiude. Proprio per questo motivo vi mostriamo la porta. I frati cappuccini lasceranno Sant’Andrea, dopo anni umportanti, fatti di lavoro e di sacrifici, assieme a singoli fedeli e a gruppi, per riportare in auge un complesso religioso e monumentale di grande valore e artistico. Le proroghe concesse dal Provinciale sono finite: andranno via i tre frati romeni (Michele, Luis e Flaviano), i vertici hanno deciso che non sono più sostenibili le spese e che il numero di frati in Provincia è inferiore alle esigenze complessive. Dopo Cava e Napoli, è il terzo convento cappuccino a chiudere, altri due se ne aggiungeranno a breve. Cosa accadrà ? I frati Michele, fino a settembre parroco facente funzione a San Bartolomeo Apostolo, Luis, attualmente cappellano all’ospedale di Pagani, e Flaviano torneranno in Romania. Sotto l’aspetto religioso, ma non c’è conferma, si presuppone che si dica messa solo di domenica mattina con un frate proveniente da Nola, forse l’anziano frà Pietro che già si prodigava quando il convento era senza frati fisicamente sul posto. E il complesso che fine farà ? Le associazioni sono chiamate a vigilare, assieme all’amministrazione comunale. Non è semplice al momento immaginare un futuro. C’era stata una proposta per trasformarlo in una sorta di luogo di turismo religioso con ospitalià ricetttiva, una proposta trentennale che prevede però l’obbligo della presenza dei frati (il Provinciale non ha potuto assicurare la presenza trentennale), altri avevano pensato a un centro stufi medico. E’ tempo di saluti e ringraziamenti ai frati. Però facciamo in modo che quella porta resti senpre aperta.