Campi da golf e da softball. Ma pure uno «skate-park» a Modena, un presepe vivente in Calabria, un «museo del prosciutto» vicino a Parma e uno della grappa in Val di Susa. Fino ciliegina sulla torta al «convegno internazionale sulla stregoneria» che verrà sovvenzionato in un piccolo borgo dell’entroterra ligure.
Chissà se a Bruxelles avevano messo in conto la fantasia di qualche sindaco italiano, quando è arrivato l’ok al nostro Pnrr. Eppure, a spulciare tra le migliaia di progetti per i quali è previsto un finanziamento europeo coi fondi del Recovery, di iniziative stravaganti se ne trovano eccome.Si tratta, in molti casi, di quei micro-interventi ai quali il ministro Raffaele Fitto ha dichiarato guerra, perché rischiano di inceppare con decine e decine di appalti la macchina amministrativa dei Comuni. Frammentando la spesa e mettendo a rischio, almeno secondo il governo, anche i progetti più seri.
Molte delle voci di spesa più singolari fanno parte del capitolo del Piano sulla «attrattività dei borghi»: un investimento complessivo da un miliardo e 200mila euro che in teoria dovrebbero servire a «orientare il turismo verso luoghi meno conosciuti» e «sostenere lo sviluppo economico e sociale dei tanti piccoli borghi italiani», che «offrono un enorme potenziale grazie al patrimonio culturale, alla storia e alle tradizioni che li caratterizzano».
E se nessuno mette in dubbio la necessità di valorizzare luoghi poco conosciuti e di grande fascino, c’è da immaginarsi la faccia che potrebbe fare qualche burocrate della Commissione, nel sapere che i fondi del Pnrr finiranno per finanziare anche un «convegno internazionale sulla stregoneria».L’iniziativa è stata promossa dal Comune di Triora, minuscolo borgo di 369 abitanti sulle montagne dell’entroterra ligure, in provincia di Imperia. E verrà sostenuta con 65mila euro di fondi Ue, dal momento che l’incontro rientra negli interventi volti a «tutelare e valorizzare il patrimonio della cultura immateriale». […]
Il comune di Cavriglia, in Toscana, ha previsto di destinare 4 milioni di euro di fondi del Recovery alla «rigenerazione» di un campo da golf da 18 buche. A Orgasuolo (Nuoro), invece, dovrebbero andare 500mila euro per un campo da softball, uno sport simile al baseball. E se a Modena vengono destinati 7,5 milioni per uno skate-park «tra i più innovativi d’Italia», a Marsala, in Sicilia, si punta sull’ippica, con un investimento previsto da 800mila euro per portare a termine la costruzione di un ippodromo cominciata tre decenni fa.
E poi il padel, lo sport del momento: da Vigo di Cadore (Belluno) a Cariati (Cosenza), sono otto i campi che verranno realizzati o ristrutturati proprio grazie alle risorse del Piano di ripresa e resilienza Alcuni dei quali con costi che toccano i 395mila euro. Dallo sport alla tavola: a Exilles, in Val di Susa (240 anime), nascerà presto un museo della grappa, grazie a un finanziamento Ue da 199mila euro. Mentre a Langhirano, in provincia di Parma, si prevede di stanziare 620mila euro per completare il «museo del Prosciutto. […]