
In occasione della giornata internazionale della salute mentale, Villa Chiarugi ha aperto le porte alla comunità dell’agro per coinvolgere ed informare i cittadini sulle attività della struttura. Lo scorso anno la giornata è stata celebrata a porte chiuse, solo con l’equipe medica del centro, e quest’anno si è voluto tentare un passo in più che ha riscosso un successo più che discreto in termini di presenze ed interesse per un tema sul quale si riflette con sempre più apertura e meno vergogna.
Il percorso di oggi ha visto impegnata non solo la cittadinanza, ma anche l’amministrazione comunale nella figura del sindaco Paolo De Maio e dell’assessore alle politiche culturali Federica Fortino, e nella figura dell’assessore al bilancio Clara Cesareo.
«La salute mentale viene definita come equilibrio fisico, psichico e relazionale, ma non è solo questo,» dichiara la dottoressa Mariangela Serio, «ma va concepita in una dimensione comunitaria.»
E proprio sulla dimensione comunitaria si basano le attività del centro, dove si dà peso alla qualità del quotidiano dei degenti, che non vengono solo impegnati in attività strettamente artistiche che vanno ad incasellare il paziente psichiatrico in una dicotomia problematica che valorizza soltanto il “genio folle” rispetto a chi non ha tali inclinazioni, ma anche in corsi che mettono al centro le piccole problematiche quotidiane. «Il malato deve acquisire consapevolezza dei propri diritti e di come esercitarli,» afferma il dottor Francesco Fiore, direttore tecnico del personale della struttura. «Per questa ragione facciamo in modo che vengano insegnate loro anche piccole attività come inviare una raccomandata, ritirare la pensione in posta all’occorrenza, o anche apparecchiare la tavola.»
Il dottor Fiore definisce il percorso dei residenti in struttura come un percorso assistenziale ed esistenziale, volto laddove possibile ad una presa di coscienza.
«Il termine Comune-mente scelto per quest’evento è anche un po’ allusivo,» spiega la direttrice Luciana Ventra. «Vuol essere un buon auspicio per la crescente sinergia con gli enti territoriali e l’amministrazione locale.»
È intervenuto in chiusura anche il consigliere d’amministrazione Marco Piemonte, che ha ulteriormente sottolineato l’importanza di creare una rete comunitaria forte con i cittadini e con l’amministrazione per una delle strutture storiche del comune di Nocera Inferiore.