Si diceva che ci fosse un cannone da far passare oltre il Po. Lo raccontava nel 1740 Sebastiano Pauli. Era molto grande e lo avevano chiamato la Merla. Si aspettarono gli ultimi giorni di gennaio per farlo passare sul ghiaccio del fiume gelato visto che questi erano i giorni più freddi.

Una Nobile Signora di Caravaggio, che veniva chiamata de Merli, doveva attraversare il fiume Po per andare a prendere marito. Lo poté fare solo in questi giorni in cui il fiume era ghiacciato.

Una tradizione dice che lo scherzoso mese di gennaio desse fastidio a una merla bianca facendo venire il freddo ogni volta che l’uccello usciva a recuperare cibo. La merla gli chiese di essere più breve (allora gennaio aveva 28 giorni), ma non lo convinse. L’anno successivo fece scorta di cibo e restò nel nido per tutto il tempo e il 28esimo giorno si burlò di gennaio. Questo, per vendicarsi, chiese tre giorni a febbraio e scatenò una bufera. La merla si nascose in un comignolo, si salvò, ma le sue piume diventarono nere come sono attualmente. Simile quella che racconta di un’intera famiglia di merli costretta a ripararsi vicino a un comignolo.

Dice ancora la leggenda che se i giorni della merla sono freddi, la primavera sarà bella; se sono caldi, la primavera arriverà in ritardo.