Il Governo, proprio in queste ore, sta impugnando tutte le ordinanze dei sindaci della Campania che hanno stabilito la Dad sul territorio fino al termine del mese di Gennaio: i magistrati del Tar Campania, cosi’ come fatto con l’ordinanza della Regione Campania, stanno procedendo all’immediata sospensione dei provvedimenti comunali (e quindi con il rientro in classe in presenza), salvo poi stabilire una udienza per la decisione di merito.
A nulla sono valsi gli appelli dei Prefetti delle Province della Campania che, con una lettera intrisa di buoni sentimenti e di parole gentili, avevano invitato i sindaci a rivedere le decisioni prese nei giorni scorsi: il Governo Draghi è andato oltre, impugnando le ordinanze ed ottenendo, immediatamente, dalla magistratura la sospensione del provvedimento. Intanto De Luca non si placa. Parte dalla Regione Campania il documento, sottoscritto da molti Presidenti di Regione, che, nelle prossime ore, finirà sulla scrivania del Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi per modificare le regole per l’accesso alla Dad, riportando le competenze in materia tra le mani dei Presidenti di Regione.
Il documento, valutato e promosso all’interno della Conferenza Stato Regioni, arriva all’indomani dello stop imposto alla Campania dal Tribunale Amministrativo Regionale proprio per la norma che consente autonomia decisionale per i Presidenti di Regione solo all’interno di una zona rossa. De Luca, dunque, tenta la strada della diplomazia contro il Governo, dopo i durissimi attacchi personali al Presidente del Consiglio Draghi. Anche altre Regioni, come il Veneto, avevano invocato alcune settimane di Didattica a distanza per tutte le scuole ma il Presidente Zaia si è ben guardato dall’emanare una apposita ordinanza regionale.