Nocera Inferiore ammessa al finanziamento di progettazione e lavori per 5 milioni di euro per il complesso storico monumentale di San Giovanni in Parco e Castello del Parco. La gara potrebbe essere bandita già nel 2022, anche se appare difficile un’accelerazione nell’attuale semestre bianco del sindaco in carica. Il finanziamento del Governo coprirà l’arco temporale di 4 anni.
Speriamo che non sia annuncismo ma che arrivino realmente e alla svolta i soldi che serviranno a ridare lustro e a rilanciare due siti storici e di grande bellezza passata. Compito che passa tra le mani del sindaco che verrà. E aggiungiamo solo che non c’è da gridare al miracolo o all’impresa: si tratta di fondi pubblici a pioggia, Nocera anzichè investirli sulle scuole – ci sono già progetti esecutivi – ha scelto di investirli per due complessi di grande importanza (speriamo che la progettazione però sia seria e valida, altrimenti salta il banco).
Il complesso conventuale di San Giovanni in Parco o in Palco di Nocera Inferiore, è collocato a mezza costa della collina di Sant’Andrea, in via Solimena tra l’ex-giardino del palazzo ducale(oggi villa comunale) e il monastero di Sant’Anna. La chiesa di San Giovanni sorgeva a ridosso della cinta muraria della città di Nocera, dando il nome alle torri di difesa ed alla zona, nota come casale di San Giovanni o Santojassi. Si ha notizia di una struttura dedicata al culto di San Giovanni lungo la collina antecedente al 955, che entrò in possesso dei Benedettini Verginiani, l’ordine del santuario di Montevergine fondato, presso Avellino, che intorno al XII secolo, ne fecero un cenabolo. Dal 1220 è attestata la presenza presso di esso di un Ospedale dei Poveri voluto dai verginiani benedettini, divenuto poi di seguito convento.
Il castello medievale di Nocera Inferiore, anche definito castello del Parco, è una struttura del X secolo che sorge a Nocera Inferiore, sulla sommità della collina del Parco o collina di Sant’Andrea.L’area, nel XIX secolo è passata in mano privata. Vi è stato realizzato l’attuale palazzo Fienga. Oggi è tornata in mano pubblica, facendo parte dei beni del comune.conosciuta sin dal 984 in un documento del Codice Diplomatico Cavese, indicato come firmitate noba nocerina de ipso Monticellum, ma il maniero risale probabilmente a epoca più antica. I ruderi del castello costituiscono una struttura trapezoidale monca di un lato, che si sviluppano intorno ad un ampio cortile (chiamato fantasiosamente: sala della Cavallerizza).
Molto suggestiva l’area detta voliera, ad ovest del castello, nella quale sono ancora in piedi tre archi gotici. Sono ancora in luce le ampie cisterne e tratti di due delle tre cinte murarie originali.Alle spalle della torre mastio vi è una piccola area absidata, pertinente alle chiese di Santa Maria alla Torre e San Martino in unum constructe secondo le fonti. In epoca successiva la chiesa della fortezza fu dedicata a san Leone.