“Rivolgo ancora una sollecitazione ai cittadini della città di Napoli, se vogliamo raggiungere l’obiettivo di somministrare la prima dose entro inizio luglio perlomeno al 70% della popolazione interessata e avere quindi l’immunità di gregge”. 

“Mancano all’appello a Napoli 300mila cittadini nella fascia d’età superiore ai 12 anni. Ad oggi – ha spiegato De Luca – con la prima dose abbiamo vaccinato 450mila cittadini, il 54%. Bisogna fare uno sforzo ulteriore perché la popolazione interessata alla vaccinazione è di 839mila cittadini. Hanno aderito 500mila persone e dobbiamo aumentare questi numeri. Quindi invito soprattutto cittadini di Napoli della fascia di età dai 30 ai 59 anni a vaccinarsi, a iscriversi sulle piattaforme”.

“Non basta avere uno o due familiari già vaccinati, – ha proseguito – abbiamo sempre una percentuale di cittadini che ha deciso di non vaccinarsi quindi abbiamo comunque un 15-20% che non intende vaccinarsi e che quindi può essere portatore di contagio, abbiamo le varianti che corrono, quindi è indispensabile compiere un ulteriore atto di responsabilità”.

De Luca ha ribadito che “abbiamo la possibilità di fare della città di Napoli una città Covid free, ce la facciamo ma ci vuole la collaborazione di tutti. E’ un grande obiettivo quello di presentare Napoli covid free in Italia e in Europa. Mi auguro che ci sia ancora più collaborazione. Devo dire che a Napoli come in tutto il territorio regionale abbiamo messo in piedi dei centri di vaccinazione che sono un modello di organizzazione e di efficienza che ha avuto l’apprezzamento di tutti i nostri concittadini. Abbiamo fatto uno sforzo gigantesco, dobbiamo fare un ultimo passo per arrivare al risultato”, ha concluso. 

“Noi non somministreremo  sotto i sessant’anni. Cercheremo di fare solo richiami ma sopra sessant’anni. Per il resto aspettiamo che il governo, Aifa dicano a Regioni cosa dobbiamo somministrare per under 60 nel richiamo. Speriamo di avere risposte chiare”. Ha spiegato il presidente De Luca.

“Siamo in un Paese strano: quando abbiamo raggiunto traguardi si diceva di grandi successi del commissario. Non c’entra nulla: le 500mila dosi di vaccino le hanno fatto le Regioni. A Roma fissano gli obiettivi, quelli che fanno o non fanno sono le Regioni, le Asl, il personale medico. Chiariamolo definitivamente”. Ha voluto polemizzare il presidente della Regione Campania.

 

“Assistiamo in queste ore a vicenda sconcertante rispetto a vaccino Astrazeneca. Il governo doveva garantire produzione autonoma di  e garantire informazione scientifica semplice, univoca e affidabile. Non ha fatto ne’ l’una ne’ l’altra cosa. Dal punto di vista della comunicazione siamo di fronte a un vero e proprio disastro”. Ha voluto spiegare ancora De Luca.

 “Stiamo concludendo un concorso per 650 assunzioni a tempo indeterminato nei centri per l’impiego della Regione Campania. A fine mese firmiamo i primi contratti, entro luglio ci auguriamo di mandarli tutti a lavorare piu’ i 2mila  del concorsone, hanno fatto dieci mesi di formazione poi e’ stato deciso dal ministero della funzione pubblica un’altra prova scritta a inizio luglio e ci auguriamo tempi siano rispettati. Mentre a Roma c’e’ chi parla a ruota libera proponendo cose demenziali, ai  in Campania diamo il lavoro”.