62 le donne vittime di femminicidio in questi primi nove mesi del 2020. 15 i minuti che trascorrono in media tra un episodio di violenza e quello successivo. 1522 il numero di pubblica utilità gestito dal telefono rosa che offre un servizio telefonico multilingue sempre attivo rivolto alle vittime di ogni forma di violenza . Sono “due le principali criticità” messe in evidenza dalla relazione, dichiara in apertura di discussione Valente: la “carenza delle risorse” destinate a centri antiviolenza (cav) e case rifugio (secondo un rapporto della Corte dei conti del 2016 citato nella relazione, infatti, l’importo medio annuale dei finanziamenti pubblici a disposizione era di circa 6mila euro, ndr) e il fatto che “queste risorse spesso non riescono ad essere certe” e che “ancora rischiamo arrivino due anni dopo il loro stanziamento. Non è un bene che le operatrici siano per la maggior parte volontarie” e che “i fondi siano stanziati anno per anno”, sostiene Valente. Per la Commissione femminicidio è necessario: “individuare in modo chiaro i soggetti che possono candidarsi a gestire” i servizi antiviolenza; “capire quali siano i requisiti strutturali e organizzativi”, oltre che metodologici. In conclusione, la relazione stila una serie di raccomandazioni e orientamenti di riforma, chiedendo di: implementare le risorse destinate al contrasto della violenza, semplificando e velocizzando il percorso dei finanziamenti; “verificarne l’effettiva erogazione ai centri antiviolenza e alle case rifugio attraverso un sistema di monitoraggio più efficace e potenziare la governance centrale del sistema”; promuovere “un’analisi territoriale dei bisogni coinvolgendo gli enti gestori specializzati di centri antiviolenza e case rifugio in tutti i livelli decisionali”. Due gli strumenti individuati dalla Commissione per gettare le basi di tale intervento di riforma: “la revisione dell’intesa Stato-regioni del 2014” e “l’istituzione di un osservatorio nazionale permanente, con compiti di valutazione indipendente dell’intero sistema dei servizi dedicati al contrasto della violenza contro le donne, di monitoraggio dell’implementazione delle azioni previste e di controllo degli standard di qualità dei servizi antiviolenza”.
JENNIFER PAGANO