La complessa storia dell’antica Stabiae e dei suoi scavi, sempre poco valorizzati, vivono un rilancio verso il futuro: viene firmato un Accordo Quadro tra il Parco archeologico di Pompei, di cui il sito archeologico di Stabia e il Museo D’Orsi fanno parte e il Museo Archeologico Nazionale di Napoli , che raccoglie i reperti rinvenuti durante gli scavi di età borbonica, per la valorizzazione del vasto patrimonio.
Una collaborazione per un rilancio che prevede diverse azioni di cui la prima, concreta è il prestito di diverse opere che andranno ad arricchire il percorso espositivo del Museo Libero D’Orsi in fase di ampliamento, a cui seguiranno, secondo pianificazioni programmate nel tempo, mostre e percorsi culturali incrociati.  Poi sono previste attività di divulgazione, quali organizzazione di convegni, seminari e pubblicazioni, ma anche ricerca sui materiali e i loro contesti di provenienza e la creazione di un catalogo digitale dei reperti stabiani finalizzato ad una fruizione partecipata e digitale.

L’attività viene presentata nei dettagli alla stampa il 16 marzo presso l’Aula Convegni della Reggia di Quisisana di Castellammare di Stabia.

Saranno presenti il Direttore Generale del Parco Archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel, il Direttore del Museo Nazionale Archeologico di Napoli Paolo Giulierini, la Commissione prefettizia costituita dal prefetto Raffaele Cannizzaro, dal viceprefetto Mauro Passerotti e dalla dott.ssa Rosa Valentino.

Alle 17.00 seguirà sempre nel palazzo di Quisisana la conferenza Stabiae, luogo delle due scoperte” organizzata dal “Comitato per gli scavi di Stabia fondato dal 1950”, primo incontro dei “Dialoghi di Quisisana”, rassegna di eventi culturali e iniziative letterarie, che si inserisce nel più ampio programma di valorizzazione, a cura dalla dott.ssa Maria Rispoli, responsabile del Museo, previsto a partire da quest’estate in vista della riapertura e inaugurazione del nuovo percorso espositivo.

I due Direttori, Gabriel Zuchtriegel e Paolo Giulierini dialogheranno in un confronto sulle radici storico-culturali del territorio stabiano tra passato e presente. L’incontro è moderato dal giornalista Antonio Ferrara