Sulla pagina Facebook della Paganese dà  l’ulteriore idea di quanto si stanno inasprendo i rapporti calcistici e non tra Sorrento e Paganese, squadre che lottano per la vittoria del girone G di Serie D e quindi per la promozione in C. La Paganese guida con 2 punti di vantaggio sul Sorrento, che ha mancato l’occasione d’oro pareggiando la partitissima 2-2 su campo proprio sprecando due gol di vantaggio. Da Pagani erano partite le prime stilettate: accrediti negati ad autorità cittadine e lo stesso atto d’accusa del sindaco De Peisco, che  si era lamentato per il dialogo ascoltato sul posto da esponenti delle forze dell’ordine che definivano “criminali” i tifosi della Paganese. L’immediato post partita social invece era stato caratterizzato da lamentele dei tifosi sorrentini per un rigore non assegnato dall’arbitro di turno. A due giorni di distanza, da Pagani la dose è stata rincarata, sempre dai social: il Sorrento non sarebbe società seria, fa truffe alle assicurazioni. A cosa si riferisce il post ? Abbiamo tentato di ricostruire la vicenda per sommi capi con fonti di prima mano. Nei mesi scorsi un tesserato del Sorrento (si dice un allenatore delle squadre giovanili) abbia fatto passare un incidente che col calcio nulla aveva a che fare con un infortunio patito sul rettangolo di gioco. I soldi al diretto interessato, con pratica di “sinistro” autenticata dal legale rappresentate del club rossonero, sarebbero arrivati. Ma qualcosa non ha convinto sia la Procura di Torre Annunziata sia l’assicurazione di fiducia della Lega Nazionale Dilettanti. Ci sarà un procedimento penale con successiva trasmissione degli atti alla Figc. Cosa rischia il Sorrento in caso di identificazione del caso come illecito amministrativo ? Squalifiche a tesserati ma anche ammenda e possibile penalizzazione in classifica. Di sicuro a Sorrento, qualcuno ha sottovalutato con faciloneria il tutto. Dipenderà dal fatto che è stato ingiustamente messo da parte. in malo modo,  un grande esperto di carte e situazioni per far spazio a chi ingenuamente ha operato con l’avallo di chi comanda ?