“La Quaresima è un tempo straordinario per i cristiani. Ogni battezzato si appresta a vivere intensamente il rapporto tra Dio e se stesso”. Lo afferma mons. Francesco Alfano, arcivescovo di Sorrento-Castellammare di Stabia. “Tutti sentiamo il bisogno di ritrovare noi stessi e, per farlo, un suggerimento concreto che la tradizione della Chiesa ci consegna è quello del digiuno. Ma perché praticarlo e in che modo?”, domanda il presule, che spiega: “Il digiuno che la Quaresima ci propone non è legato solo al cibo, ma a tutto ciò che rende grigia la nostra anima: troppo spesso siamo incapaci di gustare la vita che abbiamo ricevuto in dono. Il digiuno deve renderci più leggeri, svuotarci dalle cattive abitudini che accompagnano il nostro quotidiano, lasciare spazio al nuovo che arriva. Ne siamo capaci? Spesso restiamo aggrappati ad un’idea, un sogno, una prospettiva che ci impedisce di guardare oltre”.
Di qui l’invito: “Liberiamoci dal passato che ci attanaglia e ci tiene ancorati in fondo al mare, dal pregiudizio che non ci consente di accogliere l’altro per quello che è, dalla smania di protagonismo che allontana principi come quello della cooperazione, dai social network che ci privano delle relazioni umane”. E aggiunge: “Continua tu adesso… Scegli da cosa digiunare, liberarti da ciò che non ti consente di essere te stesso, solo così renderai gloria a Dio e sarai pronto a vivere la Pasqua di Resurrezione”.