Ponte Morandi: giustizia e verità, non carità
“Non ho accettato alcun rimborso economico da parte di Atlantia. Attendo fiducioso l’inizio del processo del 14 luglio nella sede della Fiera di Genova. Gli indagati sono 74. Mi sono costituito parte civile e due settimane fa ho consegnato al Gip il mio incidente probatorio. Vogliamo verità e giustizia per mio figlio e per tutti i cittadini d’Italia: su quel ponte, il 14 agosto 2018, avrebbe potuto esserci il figlio di chiunque”.
Parla con il cuore Roberto Battiloro, padre di Giovanni, il video maker napoletano morto – con altre 42 persone – nel crollo del ponte Morandi. Parole pronunciate a Vietri sul Mare nel corso del III Memorial ‘Michele Siani’, sezione Premio Speciale ‘Giovanni Battiloro’ consegnato ad un gruppo di video maker