Due visite a Napoli a distanza di 19 anni l’una dall’altra. Il ricordo della regina Elisabetta fa parte anche della storia della città. A Napoli la Regina venne due volte, quattro volte in tutto in Italia: la prima nel 1961, l’ultima visita nel 2014. Quella della primavera del 1961 era cominciata proprio a Napoli e finì in Vaticano, ospite da Papa Giovanni XXIII. Dopo la visita di Stato, le visite private a Venezia, Firenze, Milano e Torino. A Napoli era arrivata di martedì 4 maggio. Elisabetta e il marito Filippo sbarcarono dal panfilo Britannia mentre da Castel dell’Ovo spararono ventiquattro colpi di cannone e salve. Quella visita venne impressa nelle storiche foto dell’Archivio Carbone.Fu un mordi e fuggi quello di martedì 2 maggio 1961. Poche ore a Napoli, per la Regina e il marito Filippo principe di Edimburgo. Una breve parentesi, inserita nella visita ufficiale concentrata a Roma con gli incontri con il presidente della Repubblica, Giovanni Gronchi. «Il Mattino» diretto da Giovanni Ansaldo si affidò alla cronaca meticolosa di una entusiasta Etta Comito, allora giovane cronista poi scomparsa appena cinquantenne.
Il quotidiano Il Mattino ha ricostruito quell’occasione. La Regina arrivò in cuffietta bianca, il marito in alta uniforme della Marina. Ad accoglierli dei bambini allegri, una pensilina di tessuto come postazione per salutare. La coppia si spostò su una Rolls Royce nera e amaranto. Le tappe al Palco d’Onore assemblato alla Rotonda Diaz, al Vomero, a San Martino a godersi la vista del panorama. A Piazzale Tecchio infine, di fronte alla stazione di Mergellina dove un treno avrebbe atteso i consorti per portarli a Roma, dove avrebbero incontrato il Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi. Il blitz reale a Napoli avvenne a bordo del panfilo «Britannia», che fu la residenza della coppia reale in entrambe le visite. Il «Britannia» arrivò alle 10 del mattino alla Stazione marittima, accolto da 19 colpi di cannone della Marina britannica e 21 di quella italiana. Tanta folla in attesa, accanto a Elisabetta a il marito anche l’ambasciatore inglese a Roma, sir Ashley Clarke, e il console britannico a Napoli, Somers Cocks. Impeccabili ad accoglierli, c’erano il prefetto Sergio Spasiano e il sottosegretario agli Esteri, Carlo Russo, in rappresentanza del governo. Attraversando il rituale tappeto rosso, tra due ali di marinai schierati sul molo, una 35enne e sorridente Elisabetta seguita dal principe Filippo salì sulla Rolls Royce reale, mentre la banda della Marina intonava «God save the queen» e l’inno di Mameli.
La seconda visita si tenne il 18 ottobre del 1980 dopo che Sua Maestà accolse l’invito del Capo dello Stato Sandro Pertini al Quirinale. Ad accoglierli il primo sindaco comunista di Napoli, Maurizio Valenzi, la moglie Litza, il Presidente della Giunta Regionale De Feo, il ministro Scotti e un gruppo folk torrese, Li Ciaravoli. A proposito di musica: pare che la Regina avesse apprezzato particolarmente in quel periodo la canzone napoletana, in particolare Luna Rossa che a Londra aveva ascoltato in un’esibizione esclusiva di Ugo Calise in un concerto organizzato dall’ambasciata italiana.
Dopo la tappa a Napoli, il Britannia avrebbe portato Elisabetta e Filippo in Sicilia. L’ultima volta che la Regina è stata in visita in Italia era il 2014, sempre accompagnata dal marito, per un incontro con l’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.