Si è avvalso della facoltà di non rispondere Luca Caselli, il dirigente comunale del settore ambiente, agli arresti domiciliari nell’ambito della inchiesta sulle gestione degli appalti legati alle Coop sociali del Comune di Salerno. Oggi, presso la cittadella giudiziaria di Salerno, hanno preso il via gli interrogatori di garanzia. Caselli era difeso dall’avvocato Cecchino Cacciatore, così come Nino Savastano, l’ex assessore alle Politiche Sociali del Comune di Salerno e consigliere regionale, anche lui ai domiciliari per l’inchiesta che sarebbe pronto a parlare con i magistrati e a riferire una sua memoria difensiva. Per una notifica di atti, però, tutti gli interrogatori sono stati rinviati a lunedì, mentre l’unico ad essere stato svolto è stato quello di Vittorio Zoccola, il presidente considerato dai magistrati a capo del sistema delle cooperative. Zoccola, unico colpito da custodia cautelare in carcere, è difeso da l’avvocato Michele Sarno. Intanto, in una comunicazione informale di Salerno Pulita, si specifica che Gerardo Zoccola non è mai stato e non è responsabile del settore gare di Salerno Pulita. All’epoca dei fatti era responsabile del servizio spazzamento (a cui afferisce anche il lavaggio delle strade). Attualmente, già da un anno, è responsabile del servizio pulizie (uffici e strutture comunali).
Si profila l’applicazione della “Legge Severino” per il consigliere regionale di Campania Libera Nino Savastano, finito agli arresti domiciliari dopo il blitz della Squadra Mobile di Salerno che ha dato esecuzione, lunedì mattina, a 10 misure cautelari (in tutto sono 29 indagati) nell’ambito dell’inchiesta coordinata dal procuratore capo Borrelli, riguardante gli appalti truccati e il sistema delle cooperative sociali al comune di Salerno che avrebbero condizionato l’aggiudicazione dei bandi comunali per i servizi di manutenzione e pulizia di parchi pubblici e strade, anche durante l’emergenza covid. Coinvolti funzionari pubblici, dirigenti del comune di Salerno ed imprenditori legati alle coop e le società partecipate a cui sono affidati i servizi comunali. In attesa dell’avvio della procedura della sospensione dalla carica di consigliere regionale, da parte dell’Ufficio di Presidenza della Regione, scalda i motori il primo dei non eletti nella lista di Campania Libera, in provincia di Salerno, l’imprenditore Nello Fiore, presidente di Asis, che fu scavalcato alle scorse regionali proprio da Savastano per pochi voti di differenza
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato congiunto a firma dei consiglieri neoeletti in quota Movimento 5 Stelle Claudia Pecoraro e Catello Lambiase.
“Il vaso di Pandora è stato aperto. L’indagine giudiziaria che ha colpito in pieno il sistema amministrativo della città, al netto delle valutazioni che vanno effettuate nelle sedi opportune – sottolinea Claudia Pecoraro – getta un’ombra scura sull’immagine delle istituzioni locali. A prescindere dagli esisti giudiziari, infatti, quello che stiamo leggendo in queste ore ricade, obbligatoriamente, in termini di sospetto sull’imparzialità dell’azione amministrativa. Quale fiducia i cittadini e le cittadine di Salerno possono ancora avere in questa amministrazione e nella sua capacità di gestione virtuosa, trasparente e giusta dei nostri soldi? A Salerno arriveranno i fondi del PNRR. Il sospetto che manchi l’imparzialità nella scelta della gestione di milioni di euro, non può essere politicamente ignorato”.