Storie che s’intrecciano tra loro, un filo rosso che dopo trent’anni collega la scomparsa di Cristina Golinucci all’omicidio di Chiara Bolognesi.
Era il 1 settembre del 1992, quando a Cesena paese in provincia di Forli’ la ventunenne Cristiana Golinucci, dopo essere uscita di casa per recarsi presso il Convento dei Padri Cappuccini, dove aveva un appuntamento con il suo confessore Padre Lino, svani nel nulla. Di lei rimase solo la sua Fiat cinquecento di colore azzurro ben parcheggiata davanti al convento.
Un mese dopo il 7 ottobre a sparire fu la diciottenne studentessa Chiara Bolognesi . La ragazza fu trovata morta 23 giorni dopo la sua scomparsa in un fiume . Inizialmente questo caso fu archiviato come suicidio, mentre la scomparsa della Golinucci fu attribuita a Emanuel Boke, operaio che in quel periodo lavorava presso il Convento di Padre Lino ( accusato di aver coperto Boke e insabbiato il caso).
Alla luce dei recenti sviluppi investigativi che gettano una nuova luce su due casi mai chiariti è la procura di Forli’ che ha deciso di aprire un inchiesta.
Le nuove indagini sembrano portare a un uomo appartenente all’ambiente cattolico di Cesena ( luogo in cui vivevano le ragazze) . Da indiscrezioni trapelate in questi giorni sembra che tale uomo di cui l’identità non viene ancora rivelata, conoscesse entrambe le ragazze, e che avrebbe a suo carico due episodi di molestie avvenute nei confronti di due donne, avvenute proprio nel 1992.
Un uomo che forse ha molestato e ucciso anche altre donne.
