È Alessandro Di Mauro il principe della «Pizza Napoletana» categoria STG della provincia di Salerno. Il giovane di Cava de’ Tirreni ha sbaragliato più di settecento avversari, provenienti da tutt’Italia, per ottenere il secondo posto al 30esimo “Campionato mondiale della pizza”, che si è tenuto al Palaverdi di Parma dal 18 al 20 aprile. Le categorie in gara sono state: “Pizza classica”, “Pizza senza glutine”, “Pizza napoletana Stg”, “Pizza in teglia”, “Pizza in pala”, “Triathlon”, “Freesyle”, “Pizza più larga” e “Pizzaiolo più veloce”. Alla cerimonia ha presenziato anche lo chef tristellato Heinz Beck. Dopo il grande trionfo, Alessandro è stato intervistato nel suo locale, “I Di Mauro”, a Cava de’ Tirreni, dove la pizza regna sovrana.

Come nasce la vostra grande passione per l’arte bianca?
Da ragazzino aiutavo i miei genitori nella falegnameria di famiglia, ma mi ha sempre affascinato questo mestiere.
L’ispirazione è nata vedendo lavorare dei pizzaioli in un locale vicino casa, che aiutavo anche un po’ nel tempo libero.

 

 

Quali sono stati i passi fondamentali che l’hanno portata all’apertura del locale?
Ho studiato in un istituto professionale e ho lavorato in varie pizzerie, tra cui il “Madison” a Nocera Inferiore.
Con l’esperienza acquisita ho deciso di aprire “I Di Mauro” in omaggio alla mia famiglia, dove posso dare sfogo a tutta la mia creatività.
È un lavoro per cui bisogna avere sicuramente passione, i sacrifici sono tanti e anche il semplice dover lavorare la sera lo è.

Com’è stato salire sul podio a Parma?
Non me l’aspettavo, davvero. Stavo per andare via, non credevo potessero chiamarmi.
Gareggio per svagarmi e divertirmi con i miei colleghi, poi non è detto che devo vincere.

Chi può partecipare alla gara? Come funziona?
Tutti, anche amatori, non ci sono vincoli settoriali.
Però, per la «Pizza Napoletana» categoria STG bisogna rispettare il disciplinare della pizza europea.

Cosa significa categoria STG? Come ha preparato e cotto la pizza?
STG vuol dire “specialità tradizionale garantita”. Secondo il disciplinare bisogna utilizzare: farina di grano tenero, lievito di birra, acqua naturale potabile, pomodori pelati e/o pomodorini freschi, sale marino o sale da cucina, olio d’oliva extravergine. In aggiunta: aglio e origano, oppure Mozzarella di Bufala Campana DOP, basilico fresco e Mozzarella STG.
Ho portato una margherita STG con un impasto di otto ore, di cui due a massa e le restanti sei a sfera. L’ho guarnita con circa 70 grammi di “San Marzano” DOP, 100 grammi di fior di latte “Appennino Campano”, sale e olio d’oliva extravergine. La cottura deve essere fatta a 480° tra i 60 e i 90 secondi.

Qual è la particolarità di questa pizza?
Il cornicione, che deve essere rialzato, non a canotto, e dorato. La pizza deve essere morbida e a portafoglio, con il giusto condimento.

È la prima volta che gareggia?
No, assolutamente. Per due anni ho partecipato al “Campionato Mondiale di Pizza Piccante” in Calabria, dove ho portato la napoletana. Nel 2019 ho raggiunto il terzo posto, mentre nel 2021 il secondo. Ho partecipato anche al “Campionato Nazionale Pizza DOC” a Nocera Inferiore con la pizza senza glutine e nel 2019 ho raggiunto il podio come primo classificato.

Ora, una curiosità, qual è la vostra pizza di punta?
I Di Mauro” è la più richiesta. La preparo con: salsiccia, ‘nduja, mozzarella di bufala e cipolla caramellata.
Ho dato vita anche alla pizza dell’estate: “Giallo Limone”, molto più ricca, ma sono tutti elementi leggeri.
Uso: salsiccia rossa di Castelpoto, provola di bufala, cips di fiori di zucca dell’Agro nocerino sarnese, ciuffetti di ricotta di bufala, basilico cristallizzato e zest di limone della Costiera amalfitana.

A nome della redazione “Agrotoday” ringraziamo Alessandro Di Mauro per la sua disponibilità e tifiamo tutti per una prossima vittoria.
Come dice lui: «Non ti dimenticare: “senza”, é più buona e leggera».

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