Almeno per quanto attiene la politica e lo spettacolo che sta offrendo. È un circo equestre! I protagonisti? Tanti! Troppi! Partiti, partitini, partitelli, movimenti. Ce ne sono in tutte le salse! Hanno numeri risicati: 1%, 1,5%… Qualcuno sfiora il 2% e si sente già autorizzato a dire la sua per gestire la nazione! Che spettacolo indecoroso!
Eppure…Sapevamo già, e ancor più sapevano i politici dove saremmo approdati con la bocciatura del referendum del 2016, quello di Renzi tanto per intenderci. Avesse vinto il si’, avremmo scansato questa palude e i suoi miasmi mefitici: ci saremmo avviati su una strada di governabilità certa. Tutti questi partitelli da strapazzo non avrebbero avuto alcuna possibilità di nascere e ovviamente ostacolare la formazione di un governo con le loro richieste continue e ricattatorie! Avremmo potuto varare un sistema maggioritario: chi vince, governa per 5 anni! Eh… ma no! Noi non giudichiamo e votiamo per il bene collettivo: preferiamo farlo per simpatia, o per antipatia! E i politici? Beh, loro una situazione simile a quella di oggi la sognavano! Nella palude ci sguazzano!
Trovano posto anche gli imbecilli, gli ignoranti e gli incompetenti. Continueremo a votare così: ne sono certo: in fondo, siamo il popolo dalle mille divisioni, dalle lotte tra città contro città, addirittura tra quartieri contro quartieri. Provinciali e litigiosi: come già ci descriveva madame de Stael alla fine del ‘700.
Il bene comune? Ma che ce ne importa? Quello è per gli allocchi! Beh…Scendo a comprare il Corriere:
Vediamo un po’ oggi il Circo che spettacolo darà..