
Il 1° maggio, le comunità di Nocera Superiore e Roccapiemonte celebrano l’antica Festa del Majo, uno dei più suggestivi e longevi riti arborei d’Italia, che quest’anno segna il 964° anniversario della consacrazione del Santuario di Santa Maria Materdomini da parte di Papa Niccolò II, avvenuta nel 1061.
L’evento, organizzato dalla Basilica Pontificia e dall’Associazione “Il Santuario”, con il patrocinio dei Comuni di Nocera Superiore e Roccapiemonte, è una straordinaria fusione di devozione popolare, rievocazione storica e cultura contadina. Originariamente legata a riti propiziatori della primavera, la festa ha assunto nei secoli una forte valenza religiosa e simbolica, legandosi al miracolo della giovane Caramari e al ritrovamento dell’effigie della Madonna Bruna.
I festeggiamenti prenderanno il via il 30 aprile con l’apertura del borgo medievale in piazza del Santuario: banchetti didattici, antichi mestieri, musica, artisti di strada e degustazioni animeranno la serata. Il 1° maggio, la tradizione prenderà forma già dal mattino, culminando nel pomeriggio con i due cortei storici: uno da Roccapiemonte, l’altro da Nocera Superiore, guidati dai rispettivi sindaci. I cortei, animati da figuranti in abiti d’epoca, convergeranno al Santuario per la consegna del Majo, la celebrazione della Messa con indulgenza plenaria e lo scambio delle pergamene tra le autorità civili e religiose.
A seguire, alle 19.30, la piazza sarà animata da gruppi folkloristici, danze e giochi medievali, con la partecipazione degli sbandieratori e musici delle “Torri Metelliane” di Cava de’ Tirreni e dei figuranti della Pro Loco di Roccapiemonte e dell’associazione Il Santuario, custodi di preziosi abiti storici.
La Festa del Majo rappresenta un vero ponte tra passato e presente, in cui ogni gesto e ogni simbolo evocano antichi valori e identità condivise. Un’occasione unica per riscoprire le radici di una comunità che, dopo quasi mille anni, continua a ritrovarsi unita attorno al proprio patrimonio spirituale e culturale, con lo stesso spirito di gratitudine, speranza e rinnovata fede.