6 dicembre, sono passati esattamente trent’anni dalla vittoria di Vincenzo De Luca e la sua elezione per la prima volta a sindaco di Salerno. Correva l’anno 1993. Affermazione al ballottaggio contro Giuseppe Acocella. Prima della fascia tricolore, vicesindaco e assessore ai lavori pubblici con la giunta Giordano: il sindaco socialista poi si dimise per l’inchiesta di Tangentopoli.
Da allora la storia politico-amministrativa dell’attuale presidente della Regione Campania – ma anche della città – cambia per sempre. Difficile prevederlo allora, ma quella vittoria segnò – di fatto – l’avvio di un trentennio contraddistinto da un consenso elettorale senza precedenti.
Vincenzo De Luca è Salerno, Salerno è Vincenzo De Luca: un legame fortissimo, mai reciso del tutto nemmeno ora che è in corso il secondo mandato consecutivo a Palazzo Santa Lucia: lo “sceriffo”, di fatto, è sempre rimasto in questi anni anche un po’ sindaco della sua città.
Nelle scelte strategiche, nel piano di trasformazione urbanistica ma anche sui grandi temi d’attualità e legati al turismo, Salerno ha sempre saputo di poter contare – o fare i conti, dipende dai punti di vista – con Vincenzo De Luca.