
A cura di Giovanni Coppola
Si sono svolte lunedì scorso le elezioni per la nomina dei componenti del Consiglio di Distretto dell’Ambito “Sarnese Vesuviano” dell’Ente Idrico Campano (EIC), organismo che definisce le linee generali di gestione del servizio idrico, dalla programmazione degli acquedotti alla rete fognaria, dagli impianti di depurazione alle tariffe. Una sede istituzionale di grande importanza, dove si prendono decisioni che incidono direttamente sul lavoro della Gori e, di conseguenza, sulla vita dei cittadini.
Eppure, per la prima volta dopo anni, Scafati non avrà alcun rappresentante. Un’assenza che pesa, soprattutto perché la città, tra le più popolose dell’ambito distrettuale, aveva sempre avuto un proprio membro nel Consiglio, come nel caso del consigliere Pasquale Vitiello e della consigliera Laura Semplice su delega dell’ex sindaco Salvati.
A sollevare il caso è Gennaro Avagnano, che punta il dito contro l’amministrazione comunale guidata dal sindaco – “Ce lo dovrebbe dire il nostro sindaco!” – afferma Avagnano, chiedendo spiegazioni sulla mancata candidatura. – “Mi chiedo come mai Scafati non ha presentato la propria candidatura nella sola lista presente che avrebbe garantito la sicura elezione del candidato di Scafati?” –
Per Avagnano, l’assenza non è una semplice dimenticanza, ma un errore politico che condanna la città a restare ai margini delle decisioni strategiche – “È soprattutto nelle sedi istituzionali che il sindaco deve farsi valere. La mancanza di un membro all’interno del Consiglio del distretto d’ambito dell’EIC è una sconfitta per la città” –
Non mancano gli attacchi diretti al primo cittadino, accusato di scarsa attenzione verso le questioni di rilievo – “Era troppo impegnato in altro piuttosto che preoccuparsi di questioni come queste di fondamentale importanza per la città? O era troppo impegnato nella campagna elettorale per la figlia alle regionali piuttosto che candidare e far eleggere un nostro rappresentante nell’EIC? O era troppo impegnato in feste, festini, asfalto, partite di calcio e basket piuttosto che leggere le PEC che arrivavano per le candidature delle elezioni che si sono tenute il 15?” –
L’affondo si conclude con un appello diretto – “Dica cosa è successo e dia risposte alla città che dice tanto di amare” – Una presa di posizione dura, che apre un nuovo fronte di polemica politica a Scafati e mette sotto i riflettori l’ennesima occasione persa in un settore cruciale per il futuro della comunità.







