
La Regina di San Marzano è un’azienda conserviera fondata nel 1983 da Antonio Romano, specializzata nella lavorazione del pomodoro San Marzano DOP. Con sede a Scafati, si dedica alla produzione di pelati, polpa e passata di alta qualità, destinati al mercato italiano ed europeo. Esplode a livello mondiale, con l’avvento del figlio, Felice Romano, che attraverso la “Regina Atlantica”, fondata a New York, il nuovo stabilimento produttivo in Georgia (Usa) e la partnership con il distributore Vera Trima, in Canada, conquista quote sempre maggiori nel mercato nordamericano dei pomodori in latta e dei sughi pronti.
A tal punto che la rivista Capital, ha evidenziato La Regina di San Marzano tra i campioni dell’export italiano. In particolare, si riporta il fatturato di 405 milioni di dollari realizzato nel 2023, posizionando l’azienda come la terza industria più forte e la seconda nel settore dell’esportazione dell’oro rosso. Basti pensare che nella graduatoria, di diverso settore, si citano colossi come: Ferrari, Lamborghini, Armani, Dolce & Gabbana, Versace, Gucci, Luxottica, Barilla, Ferrero, B&B Italia, Pirelli, Leonardo, Fincantieri.
Oggi, Romano, è alla ribalta grazie alla sua ascesa nel calcio. Prima, avendo portato il San Marzano alla conquista di una storica “D”, oggi, invece, al comando della Scafatese Calcio 1922 con promesse e premessa di un futuro strabiliante per la squadra rappresentante il più vasto territorio dell’Agro-Nocerino-Sarnese, Scafati.
Dunque, il sindaco Aliberti, ha ben pensato di omaggiare, tramite i suoi canali social, l’amico “faraone” (derivante dalle campagne acquisti calcistiche), Felice Romano – “Scafati oggi è un po’ più vicina al mondo. E il mondo, grazie al nostro pomodoro, è sempre più casa nostra. Grazie a tutti coloro che rendono Scafati una Città internazionale…mondiale” –
La cosa, non è passata inosservata al rappresentante FDI, Mario Santocchio, notoriamente pronto a fare opposizione, politicamente parlando. Una celebrazione, quella del sindaco, che all’avvocato sa tanto di “sviolinata”. In conflitto con un settore, quello agroalimentare, di questi tempi, nell’occhio del ciclone per l’inquinamento del fiume Sarno e gli scarichi abusivi – “Trovo inopportuno e fuori luogo che il sindaco di una città… a stagione conserviera avviata, si metta a fare spot pubblicitari per una nota azienda conserviera. Ci chiediamo il motivo, visto che sul territorio cittadino esistono decine di attività simili, anch’esse virtuose e blasonate. Non vorremmo che dietro ci fossero conflitti di interesse di natura professionale, sarebbe opportuno che il diretto interessato facesse chiarezza. Lo merita soprattutto la città, che in questi giorni, e più di sempre, sta vivendo la drammatica stagione della puzza e dell’inquinamento del Sarno. E tutto ciò in assenza di controlli e con uno stucchevole scaricabarile sulle responsabilità” –







