
Ancora Santocchio sulla gestione ACSE, diventata una vera e propria crociata per l’esponente cittadino di Fratelli D’Italia. Stavolta nel mirino sono finiti i conti e le spese, quelli per la comunicazione: 40.000 euro che a sua detta ricadranno sui cittadini tramite lo spauracchio TARI – “Continua la cuccagna: 40.000 euro per la comunicazione. A pagare queste spese saranno i cittadini con la TARI!” –
Santocchio accusa e spulcia i conti dell’azienda comunale di servizi esterni, da sempre nell’occhio del ciclone e palesemente contenitore di voti e consensi a tal punto di scatenare crisi interne alle amministrazioni che si sono succedute. E’ risaputo che tutti vogliono un ruolo nel CDA dell’ACSE – “Città sporca, spese folli destinate ad assunzioni, spazzatrici d’oro e in ultimo la comunicazione. È del 3 luglio l’affidamento, ovviamente diretto, per la comunicazione della società partecipata. Circa 40mila euro per campagne di sensibilizzazione e gestione sito web. Siamo contenti, fosse questa la volta buona che la trasparenza giunga sul sito della società, soprattutto quando distrattamente dimenticano di pubblicizzare assunzioni a tempo determinato, che pure ci costano quasi 140 mila euro somme che non vanno tutte ai lavoratori ma una parte va all’agenzia. Oppure quando il noleggio di una spazzatrice costa, rispetto a precedente affidamento, circa 150 euro in più al giorno. E non al mese, come qualcuno, sempre sbadatamente, ha scritto sulla propria pagina” –
Poi, Santocchio si fa velenoso e con falsa ironia affonda sull’avversario politico di sempre, almeno da quando si sono separati, ai tempi in cui Aliberti candidò la moglie alle Regionali – “Non serve buttarla sull’invidia e sull’odio politico. Noi vogliamo solo il bene della città e una gestione parsimoniosa delle risorse pubbliche. Con servizi efficienti. A proposito, il bando per assunzioni a tempo indeterminato in un giorno è già passato da settembre a ottobre. Anche qui, siamo certi, colpa del caldo di questi giorni, che rende la mente poco elastica” –