
Un caleidoscopio di emozioni ha illuminato la terza edizione del Festival Cantiamo per Pietro, tenutasi presso la frazione San Pietro di Montoro, in provincia di Avellino. Una serata intensa e carica di significato, che ha saputo coniugare musica, memoria, solidarietà e impegno sociale, nel nome di Pietro, il giovane alunno dell’Istituto Comprensivo “A. F. Galiani” scomparso prematuramente, ma mai dimenticato dalla sua comunità.
Ad aprire ufficialmente l’evento è stata la consegna delle borse di studio agli studenti meritevoli dell’Istituto Comprensivo “A. F. Galiani”, istituite in memoria di Pietro.
I riconoscimenti sono andati a: Antonia Giaquinto, Agata Luciano, Martina Della Rocca, Ignazio Marcato, Martina De Iasi, Sabrina Lupo, Carmela Russo e Samuel Penna.
A premiarli la dirigente scolastica, prof.ssa Domenica Raffaella Cirasuolo, che ha voluto sottolineare l’importanza di un gesto che dà continuità ai valori di coraggio, impegno e amore per la vita che Pietro ha saputo trasmettere anche nei momenti più difficili.
A portare il saluto istituzionale, il sindaco di Montoro, Salvatore Carratù, che ha ringraziato gli organizzatori dell’iniziativa e si è complimentato con i giovani protagonisti del festival, lodando il coinvolgimento attivo dell’intera comunità scolastica, “capace di mettersi in gioco con tutte le proprie risorse per costruire insieme un messaggio di speranza” insieme al consigliere Antonio Cerrato.
A condurre la serata Dario Della Rocca, presidente dell’associazione Cittadini Attivi di Montoro, insieme a Vittorio Ingino, entrambi promotori e organizzatori di un evento che ogni anno cresce nel cuore della cittadinanza. Il Festival si fonda su un principio essenziale: fare rete, unire le forze per un fine comune. L’obiettivo è duplice: raccogliere fondi per la borsa di studio dedicata ai ragazzi dell’Istituto Galiani e offrire supporto concreto alle famiglie in difficoltà, soprattutto quelle che affrontano il dramma delle malattie rare.
Ospite d’onore della serata la presidente dell’associazione “I Nodi dell’Amore”, Nina Rosamia, da sempre impegnata in iniziative solidali sul territorio.
Tra i momenti più toccanti della serata, la sorpresa regalata dalla prof.ssa Rosita Gargano, docente di musica dell’istituto e insegnante di Pietro, nonché co-conduttrice del festival: la proiezione di un video inedito ritrovato casualmente tra vecchie email, in cui Pietro, durante un ricovero ospedaliero, partecipava alle lezioni online e si esercitava con una tastiera in camera per non perdere il ritmo delle lezioni di musica. Un gesto semplice ma straordinario, che ha emozionato il pubblico e restituito ancora una volta l’immagine di un bambino forte, presente, appassionato.
Altro momento speciale, il videomessaggio di saluto di Gigi D’Alessio, reso possibile grazie alla collaborazione con La Terra dei Cuori, progetto benefico che supporta i giovani malati oncologici della Terra dei Fuochi. Un contributo che ha arricchito ulteriormente il valore della serata.
Sul palco, i ragazzi in gara sono stati accompagnati dal vivo da una band di musicisti professionisti diretta dal maestro Luigi Vecchieriello. Con lui: Paolo Orciuli alla batteria, Massimo Testa alla chitarra e Nello Barletta al basso. Un accompagnamento musicale d’eccellenza, capace di valorizzare le performance dei giovani interpreti.
Meravigliose le loro performance:
Benedetta Barbato ha aperto la scaletta con “Cuoricini” (Coma Cose), un brano che parla di parole che sanno curare come abbracci.
Raisa Giovanna Coman ha riportato in pista il pubblico con “La notte vola”, omaggio all’energia degli anni ’80.
I piccoli Maia Lourdes e Giosuè Citro hanno incantato con “Supercalifragilistichespiralidoso”, portando in scena la magia delle parole impossibili.
Chiara Capriolo con “Buon viaggio” di Cesare Cremonini.
Roberto Lauro ha cantato la sigla di Capitan Tsubasa, intonando con entusiasmo: “In ogni istante giocherò con il cuore…” Un omaggio al suo amore per il calcio, che vive sul campo insieme al suo mister Dario.
Cassia Volta ha interpretato “Febbre” di Clara lasciando trasparire le emozioni più profonde.
Gioele Vietri ci ha fatto tornare indietro nel tempo con “Con un deca” degli 883: sogni anni ’90 e leggerezza.
Vittoria Pastore ha emozionato con “La cura per me” di Giorgia, una canzone che parla di guarigione interiore.
Pierpaolo Parrella ha portato sul palco il rap riflessivo di Clementino con “Guardando la luna”.
Gioia Capriolo ha fuso spiritualità e passione musicale con “Cantico delle creature” e “Can’t Help Falling in Love” al sassofono.
Maria Luce Volpe ha toccato le corde dell’anima con “Almeno tu nell’universo” di Mia Martini.
Giorgia De Vita ha acceso l’anima rock della serata con “Alba Chiara” di Vasco Rossi.
Arianna Iorio ha portato in scena l’intensità silenziosa de “La notte” di Arisa.
Immacolata Nerino ha incantato con “Una finestra tra le stelle” (Annalisa), brano simbolo della serata, che ha espresso in musica il senso del legame tra cielo e terra, tra amore e speranza.
Nunzia De Maio con “Tu no” di Irama ha dato voce a un dolore che cerca conforto.
Gerardo De Leo ha fatto ballare con “Sweet Dreams”, grande classico degli Eurythmics.
Alfonso Nerino ha portato sul palco la forza narrativa di Geolier con “Ultima poesia”.
Ha chiuso la serata Gloria Bagnara con “Canta ancora” di Arisa: “Cantare è resistere, è vivere, è volare.”
Il finale è stato un crescendo di emozione e consapevolezza: tutti i partecipanti insieme sul palco, bandierine della pace in mano, hanno intonato “Il mondo che vorrei” di Laura Pausini. Un inno alla speranza e alla pace, in un mondo segnato da guerre e divisioni. “Perché il mondo possa cambiare, bisogna che siamo noi a fare il primo passo, con le nostre piccole azioni quotidiane. Lo sforzo di ognuno può fare la differenza”, ha dichiarato la dirigente Mimma Cirasuolo con parole che hanno chiuso la serata tra gli applausi.
La famiglia di Pietro – mamma Rosalba, papà Mimmo e la sorella Maria Giovanna – ha partecipato con la consueta discrezione, visibilmente commossa, circondata dall’affetto della comunità.
Un altro anno è passato, ma il ricordo di Pietro continua a vivere. E lo fa attraverso la musica, l’impegno collettivo e il talento dei giovani montoresi, custodi di un messaggio che va oltre la memoria: costruire, insieme, “il mondo che vorremmo”.
Chiunque desideri contribuire alla causa anche a distanza può effettuare una donazione tramite bonifico bancario. Il codice IBAN per il versamento è IT95L3606401600F92102760649, specificando nella causale “Festival Canoro Cantiamo per Pietro”. La campagna di raccolta fondi resterà attiva fino al 31 dicembre 2025.