
Per la prima volta, il Governatore è arrivato in città in ritardo: “Colpa di un maledetto ingorgo a Vietri, qui non si trova manco la Stradale, a Roma pensano ad altro, pensassero a questi problemi. Ditelo a Piantedosi, e ditegli anche dei furti che aumentano a Salerno e in provincia”. Quando sente la campana di una vicina chiesa suonare a morto, mette mano alla tasca o giù di lì- Vincenzo De Luca e i suoi ultimi mesi di “Pompei”: fa quasi impressione vederlo come se avesse a disposizione ancora 10 anni a Palazzo Santa Lucia. Invece i 10 anni volgono al termine, anche se a Nocera, formalmente, stamattina c’erano tutti i fedelissimi, compreso chi sceglierà di abbandonare il fronte se il Governatore davvero scegliesse di far guerra al trio Schlein-Manfredi-Fico. Questa mattina ha fatto tappa all’ospedale Umberto I per fare il punto sui lavori di adeguamento sismico e strutturale che stanno interessando il nnosocomio dell’agro Nocerino Sarnese.
“Questo è un investimento importante che facciamo a Nocera Inferiore. Complessivamente sono 50 milioni di euro – ha detto De Luca -. Si realizza una palazzina intera, un corpo di fabbrica che si aggiunge alla struttura esistente, si fa un lavoro di consolidamento statico, si fa un rinnovamento di interi reparti: urologia, ginecologia cardiologia. Abbiamo già portato qui il robot Da Vinci. Ma questo intervento poi è collegato ad altri due interventi straordinari, cioè gli ospedali riuniti dell’Agro. A Pagani è nato ormai un polo oncologico che ha assunto un valore nazionale, lì arrivano anche da fuori regione. A Scafati stiamo completando un altro intervento di messa in sicurezza statica e credo che realizzeremo lì una casa di comunità e poi un reparto specializzato per ortopedia. Un investimento davvero importante per l’Agro che rimane comunque la zona strategica della provincia di Salerno”. Le opposizioni tuonano coi comunicati, ma De Luca va avanti: ha i giorni contati da governatori ma non si arrenderà al ruolo di attore non protagonista. Lui punta alla statuetta più importante, quella del regista.
Tra qualche giorno, il Governatore riceverà la cittadinanza onoraria di Ruvo del Monte, sua lucana cittadina di nascita. Secondo il Cluverio il paese è citato nelle opere di due scrittori latini: in Virgilio e Silio Italico come Rufrae; infatti, nel settimo canto dell’Eneide (v. 739) tra i condottieri che portano aiuto a Turno, vi è un certo Ebalo che, insoddisfatto del piccolo regno concessogli dal padre, aveva conquistato altri popoli e territori: i Serrasti, la pianura del Sarno, Rufo, Batulo, Celenne e Abella:«Patriis sed non et filius aruis contentus late iam tum dicione premebat
Sarrastis populos et quae rigat aequora Sarnus,
quique Rufras Batulumque tenent atque arua Celemnae,
et quos maliferae despectant moenia Abellae.»
Abbiamo detto e scritto tutto…