
Tensione politica alle stelle nella città di Scafati. La Corte dei Conti fa tremare Palazzo Mayer avendo presentato la relazione che riporta cifre e conti in rosso, su questo non c’è dubbio. Il punto è che si sta propagando a macchia d’olio una certa inquietudine fra i cittadini che ricevono dati e opinioni contrastanti. Il sindaco e gli amministratori parlano di situazione “sotto controllo”, il resto (Carotenuto, Avagnano, Grimaldi su tutti) annunciano la “catastrofe” e probabile default.
Come sta la situazione? Quali rischi si corrono? Abbiamo contattato l’Assessore con deleghe: Bilancio, Tributi, Piano parcheggi, Avvocatura e Contenzioso, Partecipate, Patrimonio comunale, avv. Diego Chirico, per sentire la sua;
La Corte dei Conti fa riferimento agli ultimi 10 anni di condotta economico-amministrativa. Su questo farebbe leva l’Assessore che, per quanto riguarda l’attuale quasi triennio di insediamento, ritiene tutto sommato positiva – “Il Piano di riequilibrio scade nel 2027, il rendiconto del 2025 ha già attestato un risultato migliorativo rispetto alle previsioni, ciononostante alla scadenza sarà la Corte dei Conti eventualmente a valutare l’operato del Comune Di Scafati rispetto a questi 10 anni in cui anche noi stiamo facendo la nostra parte per evitare il dissesto finanziario” –
Poi, stando alle solite, si “difende” da chi proclama il peggio – “Vorrei capire se questo allarmismo da parte di alcuni consiglieri comunali rispetto alla nota inviata dalla Corte dei Conti, nota di monitoraggio semestrale previsto dal TUEL, è dovuto alla conoscenza di fatti che al sottoscritto sfuggono, oppure è il solito strumentale allarmismo politico per abbattere l’avversario che si chiama Pasquale Aliberti” –
Passando ai fatti, Chirico pone l’attenzione su quanto fatto, in special modo, dall’attuale governo da quando è in carica – “Vorrei anche sapere da questi consiglieri quali dovrebbero essere le misure correttive da approntare, ricordando che questa Amministrazione si è insediata a Luglio 2023 e dai numeri del consuntivo si evidenzia che è stato fatto un miracolo rispetto all’elusione e all’evasione delle tasse comunali, in particolare IMU, TARI e tributi minori che hanno visto raddoppiare l’incasso” –
Le benedette, per modo di dire, Farmacie Comunali sono un problema dal 2017. Quando il comune finì nelle mani del Commissario, passando poi alla giunta Salvati, per finire oggi ad Aliberti – “Riguardo la questione delle Farmacie Comunali, ricordo ancora che dal 2019 al 2023 nulla è stato fatto e soltanto questa Amministrazione ha avviato un ricorso per ATP al fine di quantificare, attraverso un organo terzo, il valore delle stesse per la successiva vendita” – Pare sia la famosa questione della macchina burocratica lenta, secondo Chirico quello che si doveva fare, in termini di procedure, è stato fatto.
Possiamo concludere, però, con un dato certo: la situazione debitoria sussiste eccome! Che l’attuale governo cittadino abbia alcune responsabilità di questo decennio, pure! Per il resto se ne discuterà nel Consiglio Comunale del prossimo 9 Maggio con la speranza che non si tramuti nell’ennesima arringa fra Guelfi e Ghibellini.