
Dopo l’incontro con il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, all’università “Federico II” di Napoli, Agrotoday ha fatto quattro chiacchiere con il consigliere regionale, oltre che medico, Tommaso Pellegrino. L’argomento, inevitabilmente, è la condizione attuale della sanità campana, tra cosa non va e cosa, invece, è destinato a migliorare.
Qual è lo stato della sanità in Campania nel 2025?
Oggi, la sanità campana è in fase di significativa trasformazione, caratterizzata da importanti progressi e sfide continue. Dopo quattrodici anni la regione è in procinto di uscire dal “Piano di Rientro della Sanità”. Questo è un elemento che ritengo fondamentale, un passo importante verso una gestione più autonoma ed efficiente del sistema sanitario regionale. Sono importanti i numerosi investimenti che stiamo realizzando, grazie ai fondi del “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”. Così, la regione ha ricevuto un investimento di 1,4 miliardi destinati al potenziamento delle infrastrutture sanitarie, alla digitalizzazione dei servizi e all’acquisto di apparecchiature tecnologiche avanzate. Stiamo dando particolare attenzione allo sviluppo della sanità territoriale: dall’assistenza domiciliare oncologica alla realizzazione per i pazienti cronici di 169 case e 45 ospedali di comunità e 58 centrali operative territoriali, con l’obiettivo di avvicinare i sevizi sanitari ai cittadini e migliorare l’assistenza sul territorio.
Quali sono i punti di forza e di debolezza del sistema sanitario regionale campano, oggi?
Tra i punti di forza ci sono certamente i numerosi investimenti, che stiamo facendo. Questi sono legati alle innovazioni tecnologiche e strutturali, come la realizzazione di nuovi ospedali e nello stesso tempo l’avvio di numerosi lavori di riqualificazione e messa in sicurezza in numerose strutture sanitarie campane. Altro punto di forza sono i conti in ordine, che ci stanno consentendo di uscire dal piano di rientro. Un elemento positivo è rappresentato dal “Fascicolo Sanitario Elettronico” che è supportato dalla formazione di numerosi operatori sanitari e rappresenta un passo in avanti nella gestione integrata delle informazioni sanitarie ai cittadini. Infine, va segnalato che la Campania ha superato l’esame della verifica dei livelli di assistenza in sanità nelle aree della prevenzione, distrettuale e ospedaliera. Tra i punti di debolezza, certamente c’è la carenza di personale sanitario, nonostante i numerosi concorsi che stiamo facendo per il personale medico e sanitario. La Campania occupa l’ultimo posto in Italia per numero di dipendenti del “Servizio Sanitario Nazionale” rispetto alla popolazione, evidenziando una necessità urgente di rafforzare il personale medico e infermieristico; percorso che è stato rallentato dai decenni di commissariamento. Inoltre, la regione presenta una delle spese per servizi sanitare più basse d’Italia, limitando le risorse disponibili per migliorare l’efficienza e la qualità dell’assistenza. Ci sono anche criticità legate alle liste d’attesa, sulle quali negli ultimi mesi stiamo facendo un significativo recupero. Un ulteriore elemento critico, a mio avviso, è rappresentato dai tetti di spesa mensili, che limitano l’accesso tempestivo alle cure. In breve, la sanità campana sta vivendo una fase di rinnovamento e potenziamento, grazie a significativi investimenti e riforme strutturali. Tuttavia, è fondamentale continuare a lavorare per superare le criticità assistenziali, garantendo un sistema equo, efficiente e accessibile a tutti i cittadini.
E’ possibile migliorare il sistema sanitario regionale? E in che modo?
È fondamentale consolidare i progressi recenti e affrontare le criticità ancora presenti. Potenziare il personale sanitario è una priorità. La Campania registra una delle più basse dotazioni di personale sanitario in Italia, con un rapporto di 5,3 operatori ogni 1.000 abitanti, contro una media nazionale di 6,7. È essenziale accelerare le assunzioni di medici, infermieri e operatori socio sanitari, soprattutto nei pronto soccorso e nei servizi territoriali. Bisogna garantire e continuare a potenziare l’integrazione tra servizi ospedalieri e territoriali, assicurando la presenza di personale qualificato. Altro pilastro fondamentale per l’efficienza del sistema sanitario è quello della digitalizzazione. La regione ha avviato un’implementazione del “Fascicolo Sanitario Elettronico”, con un investimento di 160 milioni. Per migliorarlo ulteriormente va promossa l’adozione uniforme del “Fascicolo Sanitario Elettronico” da parte di tutte le strutture sanitarie. Altra priorità crescente è il rafforzamento della salute mentale. È necessario aumentare i fondi destinati a questi servizi e integrarli nelle case di comunità. La Campania ha avviato il “Piano Regionale della Prevenzione 2020-2025”, che include programmi per la promozione della salute nelle scuole, nei luoghi di lavoro e nelle comunità. Per migliorarne l’efficacia bisogna incrementare la partecipazione della popolazione agli screening oncologici e collaborare con gli enti locali e associazioni per raggiungere le fasce di popolazione più vulnerabili. La regione ha approvato programmi per l’edilizia ospedaliera con un investimento di oltre 2 miliardi, destinati a strutture e attrezzature sanitarie. Ritengo sia importante monitorare l’avanzamento dei progetti per garantire il rispetto dei tempi e dei costi. Bisogna assicurare che le nuove strutture siano accessibili e rispondano alle esigenze della popolazione. Infine, bisogna rivedere alcuni aspetti del sistema di accreditamento delle nostre strutture sanitarie, creando dei criteri oggettivi e non discrezionali, basati sull’innalzamento degli standard qualitativi, soprattutto per ciò che concerne la diagnostica, dove ci sono ancora diversi centri convenzionati, che utilizzano tecnologie obsolete. Per rendere più efficienti questi e altri interventi, ritengo che vada istituito nuovamente e prima possibile, l’assessorato alla sanità, affiancato da una struttura tecnica capace di programmare, controllare e pianificare i diversi interventi necessari per garantire un’assistenza sanitaria di qualità per tutti i cittadini della nostra regione.