
A cura di Giovanni Coppola
I roghi dell’impianto SE.NE.CA attanagliano la città da più di due settimane, in particolar modo gli abitanti di contrada Cappelle. L’impianto ex Helios ha provocato un danno ambientale da considerarsi quasi epocale, per dimensioni e disagi, tanto da attirare addirittura l’attenzione dell’attivissimo deputato Francesco Emilio Borrelli che, sollecitato, non ha perso l’occasione di correre a Scafati.
Proprio i cittadini della contrada in questione, hanno fatto sapere di aver protocollato presso le autorità competenti l’ennesimo esposto. Ecco alcune righe del loro comunicato – “Abbiamo presentato un nuovo esposto alle autorità competenti, con il supporto dell’avvocato Cavallaro Raffaella, ripercorrendo anni di denunce, manifestazioni, interrogazioni consiliari e il lavoro di sensibilizzazione svolto insieme alle tante associazioni ambientaliste del territorio. – Il sito ex Helios – oggi SE.NE.CA. – continua a essere una grave minaccia per la salute, l’ambiente e la qualità della vita. Il cambio di gestione non ha prodotto alcun miglioramento. Le promesse di delocalizzazione sono rimaste parole, mentre i cittadini continuano a essere esposti a rischi gravissimi. L’ultimo rogo, durato per un’intera settimana, ha avvelenato l’aria con fumi tossici ed è stato caratterizzato da continue riprese e riaccensioni, lasciando il territorio in balìa di un disastro ambientale le cui conseguenze si faranno sentire a lungo. Il profitto non può venire prima del diritto alla salute” –
Le discussioni su questo impianto, sono aperte dal lontano 2017/2018, gli abitanti di Cappella si attivarono subito dopo l’insediamento di un impianto che doveva essere un semplice sito di stoccaggio, diventato con il tempo una discarica a cielo aperto. La domanda che sorge spontanea si configura proprio nelle ultime righe del comunicato del comitato… può il profitto venire prima della salute?