
Il fine giustifica i mezzi è una frase fuorviante e semplificativa del pensiero politico machiavelliano, ma stavolta la userò per spiegare come si ottengano voti nei contesti locali e non.
Specialmente per le donne, infatti, essere la moglie dell’avvocato famoso, la compagna del tizio politicante, l’amante taciuta eppur palese di quell’altro, l’amica del potente di turno, diviene l’unico motivo per cui si ricevano quelle poche centinaia di consensi che servono poi a scimmiottare la politica.
Qualcuno mi dirà che è sempre stato così, che nei tempi in cui la DC e il PC in Italia si fronteggiavano a viso aperto, nella cabina elettorale Dio ti vedeva, Stalin no , si osava addirittura interpellare le divinità. Cosa vuoi che sia, quindi, promettere posti di lavoro o incarichi per una manciata di voti?
Perchè indignarsi e scandalizzarsi se quella tipa non la conosceva nessuno ma ha ottenuto tanti voti da diventare deputata, ministra o consigliera, senza sapere esattamente la differenza tra politica ed etica?
Ormai i media e i social danno spazio a chiunque di dire la propria e restano impuniti i più che non ci mettono la faccia.
Non scrivo spesso di politica non perchè abbia paura delle ritorsioni social dei profili fake o perché sia invidiosa delle cariche ricoperte da altre o da altri, ma solo perché quella che vedo e sento non è nemmeno definibile politica, ma banale accozzaglia di parole.
Sento gente che nella vita non ha mai fatto politica usare termini quali demagogia e populismo, democrazia e libertà di parola, offenderne altra senza ritegno, usando chat GPT per scrivere una frase corretta e sensata, poi leggere da fogli disamine di altri e sbagliare persino ad enunciarle a voce.
Leggo da parte di gente pavida sotto mentite spoglie frasi quali: tornate sui banchi delle elementari perchè siete dei giornalai faziosi.
Per questo non scrivo di cose politiche, giammai per non prendere le parti di qualcuno o per essere indifferente. Anche io odio gli indifferenti e gli ignavi, ma non ho interlocutori validi, nè gente onesta e qualificata con cui discuterne.
Gli attacchi sterili e violenti non fanno per me, come non mi tangono i gossip e le chiacchiere a vuoto.
Il problema è sempre a monte: se ad ottenere i consensi elettorali sono sempre i soliti personaggi mascherati da novità ma che alle spalle hanno volponi arraffoni riconosciuti, non potremo seriamente parlare di Politica e di miglioramento.
Certamente qualcuno ce la mette tutta per sembrare integerrimo e dalla parte del popolo ed io sono la prima a gioire se avverto qualche proposta costruttiva ed utile alla cittadinanza; infatti, chi mi conosce davvero (pochissime persone) sa bene che io non attacco nessuno e non mi schiero, ma ripeto non per viltá, bensí perchè debbo ammettere che nulla cambierà finché non muterà il sistema di approvvigionamento dei voti.
Annalisa Capaldo