Il terremoto politico che si vive a Scafati in queste ore sta scatenando un “tam tam” generale dalla popolazione alla politica tutta. Ieri sera c’è stato il consiglio comunale che ha visto i 5 consiglieri dissidenti, nonostante tutto, votare a favore della variazione di bilancio scatenando la reazione e il sospetto al Polo Civico –“Speriamo che il Sindaco non ceda ai ricatti (come lui stessi li ha definiti) dei dissidenti che poi tanto non lo sono visto che ieri sera hanno votato in modo compatto la variazione di bilancio dopo averla aspramente criticata nella conferenza stampa”– Il gruppo capeggiato da Ignazio Tafuro e Nunzia Pisacane è stato uno di quelli che non ha accettato quello che pare fosse un accordo proposto da Aliberti nella settimana corrente e che probabilmente ha determinato la definitiva scelta delle dimissioni – “Ieri sera in consiglio comunale ho ribadito come Capogruppo del Polo Civico insieme alla consigliera Nunzia Pisacane che la strada delle dimissioni era l’unica percorribile”– L’idea del gruppo di minoranza è ferma, tornare al voto unica soluzione – “Bisogna ritornare al voto così come il Sindaco ha mostrato di voler fare rassegnando le proprie dimissioni. Alternative non ci sono anche perché noi non siamo disponibili a nessun cambio di casacche” –
L’aria che si respira è quella del sospetto. Quello relativo al fatto che Aliberti abbia messo in atto una “sceneggiata” (lo diceva Michele Grimaldi). Cosa accadrà in questi giorni? I rappresentati politici scongiurano eventuali accordi e inciuci, così Francesco Carotenuto di Scafati Arancione –“Non credo che siano irrevocabili, anzi, sono fortemente convinto che, come già successo in passato, le ritirerà nei termini previsti dalla legge, e dopo aver avuto la certezza che tutta la sua maggioranza sia tornata all’ovile. A me non interessano né i giochetti del sindaco, nè della sua amministrazione; mi interessa che non si giochi sulla pelle dei cittadini. Ed è per questo che sono pronto, sin d’ora , a recarmi dal notaio e firmare le dimissioni. Vorrei che ci fosse un sussulto di dignità da parte di tutti gli altri consiglieri, a partire da quelli che come me sono in minoranza, e firmare tutti congiuntamente. Senza bluff. Il resto è aria fritta”–