Quando muore la passione non esistono più i baci, le carezze, gli sguardi complici e la voglia di perdersi dentro qualcuno.
Quando muore la passione svaniscono le illusioni di un tempo e il desiderio di abbandonarsi tra le altrui braccia.
Quando muore la passione anche l’uomo più avvenente ed aitante non è degno di interesse e non suscita emozioni.
Quando muore la passione il piacere è artefatto, un modo come un altro di raccattare una misera bella sensazione.
Quando muore la passione ci si accontenta di lasciarsi trasportare dall’altro ad occhi chiusi e il contatto infastidisce quasi.
Quando muore la passione ci si sente il mero oggetto del desiderio di chi per te non ha alcuna rilevanza.
Quando muore la passione si va avanti come una barca a vela sospinta dal vento, controvoglia, senza enfasi.
Quando muore la passione muore anche l’amore e con esso la gioia di vivere e di condividere la quotidiana follia.
Quando muore la passione ci si interroga se si è mai stati innamorati e prende il sopravvento l’invidia nera.
Quando muore la passione si finisce col maledire colui che ti aveva rapito i sensi e poi li ha per sempre smorzati, annientati.
Quando muore la passione tutto intorno perde significato e ti sembra di non amare anima viva e tutto è vano.
Quando muore la passione nessuno può farci nulla e a nulla valgono i tentativi di riaccenderla.
Quando muore la passione ti dà la nausea il bacio di chiunque come se mangiassi un cibo che detesti.
Quando muore la passione ti sembra di odiare il mondo intero e ne desideri la distruzione assoluta.
Quando muore la passione muori ogni giorno lentamente e sopravvivi all’oblio solo grazie ai ricordi e ai rimpianti.
Annalisa Capaldo