“Il Votta – Votta: musica e note dalla Festa di Piedigrotta”, mostra nella chiesa di San Bartolomeo
Documenti, canzoni, carte da musica, dischi, opere edite e inedite della festa di Piedigrotta. L’Associazione Amici degli Archivi onlus ha organizzato presso la chiesa di San Bartolomeo (via San Bartolomeo 19), la mostra documentaria, bibliografica ed iconografica dal titolo “Il Votta – Votta: musica e note dalla Festa di Piedigrotta” che mira a far conoscere fonti note per supportare e contribuire alla storia della musica e fonti non ancora ordinate per apportare nuovi tasselli alla conoscenza degli autori ed artisti napoletani, curata da Mariarosaria Cozzolino e Sofia Pietroluongo.
Visitabile gratuitamente fino al 30 settembre (ingresso su prenotazione telefonica al 0815571018 oppure via mail a amiciarchivionlus@gmail.com), espone articoli di giornali, cartoline, spartiti, carte da musica, dischi, tratti da raccolte documentarie e archivi che ripercorrono gli stili musicali e i supporti mediante la quale si veicolava la musica.
Tra i documenti esposti troviamo lo spartito “Marechiare” di Francesco Paolo Tosti, e il volumetto “Penultima Napoli” (edizioni Longanesi) del 1963 di Giovanni Artieri, dove l’autore descrive la Piedigrotta non come una festa di canzoni ma come “il grande caos sonoro, dove persino gli strumenti dell’Osservatorio di Capodimonte registravano le oscillazioni del territorio napoletano al passaggio della folla lungo la strada di via Toledo, piazza Carità e piazza San Ferdinando per poi dirigersi verso la chiesa di Piedigrotta. E’ l’ora del Votta-Votta e cioè di ammassarsi, spingersi, esplodere in una lotta che molto assomiglia a quella di chi tenta, con affanno, di scampare da un teatro incendiato […]”.
Legati molto strettamente all’occasione piedigrottesca erano gli album di Piedigrotta: fascicoli in cui i testi e gli spartiti delle canzoni erano corredati da illustrazioni dei migliori e dei più noti pittori e illustratori napoletani e nei quali – soprattutto nel decennio fino al ‘900 – era quasi sempre presente una parte letteraria affidata alle migliori firme del giornalismo partenopeo, ma anche a scrittori e letterati famosi – Salvatore Di Giacomo, Ferdinando Russo, Matilde Serao, Roberto Bracco – che in questi album continuavano e perfezionavano il lavoro sull’immagine della città e della canzone portato avanti parallelamente nei quotidiani e nei periodici napoletani.
Tra questi la ‘Piedigrotta Falvo’ del 1908; ‘Piedigrotta Perelli del 1911’; ‘Piedigrotta Segrè del 1913’; una raccolta di ‘Piedigrotta La Canzonetta 1916-1920, 1923, 1928,1933’; ‘Piedigrotta Gennarelli 1918-1920-1923’; Piedigrotta Mario 1920, 1923, 1930, 1934, 1938,1954, ‘Piedigrotta Mergellina 1936-37, alcuni dei quali esposti in mostra.