
Si dice che l’ultimo summit del Piano di Zona che mette assieme le due Nocera, Castel San Giorgio e Roccapiemonte sia finito peggio del solito. Non hanno preso posizioni nette Castel San Giorgio e Roccapiemonte ma le idee di Cuofano e De Maio, rispettivamente per Nocera Superiore e Nocera Inferiore, sono sempre più diverse, al punto da immaginare che la situazione potrebbe rimanere bloccata, a livello di scelte strategiche di fondo, fino a quando non ci saranno nuove elezioni (Cuofano è il primo in scadenza dei quattro ma passerà ancora del tempo), sempre che l’erede-successore abbia opinione diversa in materia. Idee distante sul principio di base (Cuofano resta coerente con quel che ha sempre affermato,, cioè il no all’azienda consortile): convenzione come oggi o azienda consortile domani. Idee diverse sulla qualità di progettazione e sul ruolo guida di Nocera Inferiore, contestato da Nocera Superiore non nel titolo ma appunto nel merito e nell’ operato. Anche sulle stabilizzazioni la forbice, cioè la distanza, sembra allargarsi rispetto alla “relazione già complicata” tra Cuofano e Torquato in materia. Intanto stamattina nella sede del Piano di Zona è stata formalizzata, già firmata, una stabilizzazione: poco rispetto alle aspettative personali di diversi operatori ma soprattutto alle reali necessità di un settore, quello delle Politiche Sociali in scala extra-comunale, diventato fondamentale in un periodo di crisi sociale, economica e occupazionale. Bisogna rispondere a domande concreta: la politica, scegliendo la soluzione migliore, è chiamata a farlo,